Caro Babbo Natale...

Letterine dal cratere

21 Dicembre 2009   14:48  

Pubblichiamo la lettera a Babbo Natale della sfollata Miss kappa, che cura un blog frequentatissimo nel cratere:

 

Caro Babbo Natale,

mai ti ho scritto, neanche quando ero bambina. Ai miei tempi scrivevo alla Befana. E chiedevo cose utili. L'inutile non poteva essere persino desiderato. E allora erano libri, e quaderni. E quel maglioncino caldo. O le scarpe, ché le vecchie erano rotte. E si prometteva, in cambio, di essere buoni. Non si chiedevano cose impossibili da ricevere.

Non voglio chiederle a te. Neanche oggi che son grande.

Non ti chiedo di ridarmi la mia città come era, so che non puoi farlo. So che non posso chiederti di svegliarmi, il 25 mattina, e di trovare tutto come prima. La mia casa calda ed accogliente. La mia città fredda e meravigliosa. Tutti che dormono ancora ed io a ravviare le ceneri ancora vive ed a rassettare i fasti del cenone. I regali scartati sotto l'albero e la vita che scorre tranquilla. Guardare dalla vetrata la fuga dei tetti intatti. E la città che si sveglia pigramente nel giorno di festa. E sentire i rumori. E le voci. Uscire con la spazzatura da gettare e far scivolare lo sguardo sui selci della mia L'Aquila. E assaporare l'aria carica dell'odore dei camini . E le luci della notte ancora accese. E le prime campane. E poi la gente. E la vita.

Voglio, invece, chiederti una cosa possibile, ma difficile. Vorrei che gli Aquilani alzassero il capo. E scoprissero di essere quel popolo fiero che ci dicono di essere. Vorrei che sentissero che possono farcela. Non chiudendosi in se stessi. Individualmente. Nella disperazione.E nella rassegnazione di fronte a qualcosa che sentono più grande di loro. O, peggio ancora, nella ristretta visuale del proprio orticello da coltivare.

Senza pensare a quello degli altri. Senza sentire che l'ingiustizia perpetrata sul vicino è un'ingiustizia perpetrata su tutti.Vorrei che capissero che solo insieme si può rinascere. Facendo progetti. Ed avendo sogni. Nei quali credere tenacemente. Credere che uniti si possa vincere su chi pretende di decidere per noi. Indicare vie di uscita, condivise. Partecipare.

Ecco, Babbo Natale, ti chiedo di infondere negli Aquilani il desiderio profondo di partecipazione. Partendo dalle piccole cose. Anche dai bisogni primari. Partendo dal privato che diventa momento di condivisione. E preziosa esperienza da aggiungere a quella degli altri. Incontrarsi e parlare. E progettare. E crederci. E allargare pian piano le ali. Per poi, non importa quando, anche fra tanto, iniziare a volare.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore