Caro ombrelloni: le associazioni dei consumatori annunciano battaglia

08 Maggio 2011   10:22  

Le associazioni dei consumatori Codacons e Codici si ribellano all'aumento del costo degli ombrelloni a Pescara e non solo. A seguire i rispettivi comunicati stampa
 
''Aumentare ulteriormente i prezzi – spiega vice coordinatore regionale Codacons Vittorio Ruggieri - significa non rendersi conto del momento che sta vivendo l’Abruzzo. Un aumento ancora più incomprensibile all’indomani della decisione del governo di estendere per altri 90 anni le concessioni: i balneatori dovrebbero essere i primi a trasformare il monopolio che hanno in opportunità, non in un privilegio a danno dei consumatori. Nelle prossime settimane risponderemo con un’indagine per capire se c’è qualche gestore virtuoso che nonostante i prezzi consigliati, non obbligatori, è disponibile ad abbassare le tariffe. Se sarà pubblicizzato potrebbe spingere anche gli altri gestori ad abbassare i prezzi. Ma attenzione, perché si sta rischiando un cartello tra i sindacati che rappresentano i gestori degli stabilimenti, con prezzi calmierati verso l’alto''.

Domenico Pettinati, segretario provinciale Codici minaccia denunce:

''Entro 10 giorni avvieremo un nuovo osservatorio passando a tappeto tutti gli stabilimenti balneari per denunciare le irregolarità con esposti a vigili urbani e finanza. Non abbiamo la possibilità di dirlo nei tavoli dove nessuno ci convoca, a cominciare dalle amministrazioni, lo faremo altrove, senza sconti per nessuno. Pescara è già una delle città più care, come hanno già dimostrati i nostri osservatori. E non solo per gli ombrelloni, ma anche per i prodotti in vendita, dai gelati alle bibite, con violazioni normative commesse quasi dal 50 per cento dei balneatori, a cominciare dalla mancata esposizione dei prezzi. Non è più concepibile che un gelato che al bar costa un euro, allo stabilimento lo paghi 3''


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