Carte di credito clonate, il capobanda è una donna

Insieme ad altri due bulgari

27 Luglio 2009   17:22  

Una donna era la mente della banda, i due complici erano uno il braccio operativo abile nell'uso dei sistemi informatici mentre l'altro, particolarmente corpulento, era il palo. Ireneta Dimitrova , Kiril Ganushev e Dimitar Yonchev, rispettivamente di 41 e 31 anni gli altri due, tutti di nazionalita' bulgara, erano professionisti del crimine informatico, specializzati nella clonazione di carte di credito. Sono stati arrestati venerdi' sera dai carabinieri del nucleo operativo di Giulianova mentre allo sportello della filiale della Monte dei Paschi di Siena della cittadini adriatica cercavano di manomettere il sistema bancomat. I tre erano stati notati in atteggiamento sospetto da alcuni cittadini che hanno chiamato il 112. I tre, probabilmente appartenenti ad un'organizzazione molto piu' vasta su cui si stanno concentrando ora le indagini degli investigatori, avevano un vero arsenale informatico e poco piu' di quattromila euro in contanti prelevati poco prima nelle altre filiali del gruppo bancario. L'immediata perquisizione ha portato al sequestro di 14 carte di credito intestate, 8 carte di credito prive di logo ed intestazione pronte per essere codificate, due computer portatili, 7 telefoni cellulari, 2 hardisk portatili, 4 penne usb, 2 micro-sd, alcuni accessori necessari per i collegamenti con l'impianto bancomat per la cattura dei codici segreti e la lettura delle bande magnetiche, oltre ad appunti manoscritti riportanti codici segreti furtivamente sottratti. I bulgari si procuravano i codici segreti delle tessere bancomat inserendo uno scanner nella "bocca" di lettura delle bande magnetiche, catturando i codici prima ancora che venissero letti dal sistema informatico bancario. Sotto la tastiera dello sportello veniva inserito un sistema capace di memorizzare la password. Il tutto veniva inviato tramite bluetooth ad un hard disk e da qui ad un altro apparecchio, non ancora trovato dai carabinieri, capace di trascrivere sulla banda magnetica i codici dei bancomat "originali". I tre bulgari agivano nel fine settimana quando le casse bancomat erano stata riempite. I carabinieri sono alla ricerca di un quarto complice, peraltro gia' individuato, anche lui bulgaro ancora latitante che svolgerebbe il ruolo di basista. Che facessero parte di un'organizzazione criminale lo dimostrerebbero, secondo il capitano Luigi Dellegrazie, le ricevute dei prelevamenti bancomat allegati ad ogni singola operazione. Servivano per rendicontare i vari colpi effettuati prima di dividere il bottino. Nella borsa la donna aveva un elenco di codici "catturati", almeno 100, trascritti su un foglio ed una mappa con l'elenco di tutte le filiali del gruppo Monte Paschi. L'asse su cui si muovevano i tre bulgari era Roma-Teramo-Ascoli Piceno. Potrebbe infatti portare la loro firma la serie di prelievi fraudolenti effettuati ultimamente allo sportello Banca Toscana di Martinsicuro e qualche giorno prima a Macerata. L'unica donna della banda, Ireneta Dimnitrova, che insieme ai complici si spostava su un'auto noleggiata a Roma, aveva fatto acquisti con le carte clonate per vestirsi con abiti di grandi marche.

 


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