La crisi non risparmai davvero nessuno, nemmeno gli enti pii come la storica Casa Santa dell'Annunziata di Sulmona, che si trova a dover fronteggiare una situazione finanziaria tuttìaltro che rosea.
La Casa Santa è infatti sotto commissariamento e nel 2011 risultava indebitato per circa 3 milioni di euro e con la casa di riposo che procurava un passivo annuo di circa 250.000 euro. A tale situaizone debitoria fu posto parziale rimedio grazie alla vendita di metà del patrimonio, in particolare di oltre 40 ettari di terreno in Puglia e di Villa Delfico a Montesilvano.
Al fine di estinguere definitivamente il debito e scongiurare il crac, il commissario Dario Recubini ha deciso di avviare il licenziamento di cinque dipendenti interinali, rivedere o annullare i contratti con i professionisti esterni e sfrattare gli inquilini morosi, tra cui anche Curia e Comune 8che ha di recente provveduto a rimettersi in regola coi pagamenti). "Per occuparsi dei 40 ospiti della casa di riposo 40 dipendenti erano decisamente troppi" - ha affermato Recubini - "ed abbiamo dunque deciso di fare a meno di alcuni di loro il cui contributo apapriva superfluo e di tagliare alcune collaborazioni esterne, oltre a rivedere altre voci di spesa".
L'obiettivo dichiarato è quello di rimettere in pari il bilancio della Casa Santa entro il 2015, ragion per cui sono tuttora al vaglio numerose ipotesi in grado di permettere all'ente di recuperare un po' di denaro. Tra queste, pare avere buone probabilità di essere messa in pratica quella di poter eventualmente affittare il palazzo dell'Annunziata per lo svolgimento di matrimoni, o anche convegni e kermesse culturali.