Casa studente:Università di L'Aquila parte civile nel processo

Inchiesta crolli 6 Aprile

24 Marzo 2010   13:03  

Come aveva preannunciato in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, il rettore prof Ferdinando di Orio ha chiesto agli organi accademici di costituire l'Universita' dell'Aquila parte civile nel procedimento giudiziario che dovra' individuare le responsabilita' del drammatico crollo della Casa dello studente, nel quale hanno perso la vita tanti studenti universitari aquilani. L'Universita' dell'Aquila si costituira' parte civile anche in tutti quei procedimenti penali che riguarderanno crolli di abitazioni nelle quali hanno perso la vita studenti universitari o situazioni che avrebbero potuto mettere a repentaglio la loro incolumita'.

Il Senato Accademico, nella seduta del 16 marzo e il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 marzo, hanno approvato tale proposta. E' stata approvata anche l'altra proposta del rettore di Orio di sospendere tutta l'attivita' accademica il 6 aprile nel ricordo delle vittime della tragedia dello scorso anno.

"Queste iniziative che l'Universita' dell'Aquila ha deciso di intraprendere - spiega il rettore Ferdinando di Orio - hanno l'obiettivo di non dimenticare i tanti studenti universitari che hanno perso la vita nel crollo della casa dello studente, contribuendo alla ricerca dell'individuazione delle specifiche responsabilita' nel procedimento penale in corso. Fin da subito, ho avvertito questo atto come un mio preciso dovere, che ora e' stato formalizzato dagli organi accademici". "La costituzione come parte civile dell'Universita' dell'Aquila - continua il rettore di Orio - assume anche un valore simbolico di testimonianza critica nei confronti dell'attuazione del diritto allo studio nel nostro Paese e nella nostra Regione. Basti pensare che, a livello nazionale, la disponibilita' di posti letto per la popolazione universitaria e' appena del 2%, valore largamente inferiore a quello della Francia e della Germania dove e' del 10% o della Finlandia dove e' del 30%, e che in Abruzzo non raggiunge lo 0.50%". "A questa carenza cronica della nostra regione, si devono aggiungere le difficolta' determinate dal sisma che hanno colpito gli studenti dell'Universita' dell'Aquila, e che ho ripetutamente denunciate anche in questi ultimi giorni".

"Collegata a questa iniziativa - conclude il rettore di Orio - e' anche la decisione di sospendere tutta l'attivita' accademica il 6 aprile nel ricordo della tragedia dello scorso anno. L'intenzione e' quella di fare del 6 aprile un giorno della memoria per la nostra Universita', nel suo legame indissolubile con la citta' dell'Aquila. In questo modo vogliamo ricordare tutte le vittime della nostra citta' e, in particolare, i nostri studenti che hanno perso la vita nella loro stagione piu' bella, quella che lega la giovinezza allo studio e alla formazione. Alla loro memoria dedichiamo il nostro lavoro di questi mesi e dei prossimi anni, perche' e' proprio nella loro memoria che questo lavoro trova la sua motivazione piu' forte ed il significato piu' vero e pregnante".


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