Castiglione: comprendo le preoccupazioni di Confindustria

Patto per lo sviluppo

08 Settembre 2011   16:04  

"Comprendo le preoccupazioni di Confindustria circa il momento che stiamo vivendo, caratterizzato da una instabilita' economica e finanziaria che mina la fiducia degli operatori economici e rallenta la capacita' decisionale in termini di nuovi investimenti".

Lo ha detto il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione, in merito alla recente presa di posizione di Confindustria Abruzzo.

"E tali preoccupazioni - ha proseguito - sono presenti in coloro che governano la nostra regione e che da tempo stanno lavorando sia sul lato del risanamento sia sul piano delle riforme, al fine di contrastare con efficacia gli effetti di una crisi che arriva da lontano e che mai, come in questo momento, richiede la massima coesione di intenti e di agire comune tra gli attori istituzionali che la compongono.

Il Patto per lo Sviluppo nasce, infatti, proprio per applicare il metodo della condivisione come metodo di governo, affinche' si produca una vera alleanza tra il sistema istituzionale, produttivo e sociale. Proprio all'interno della Consulta del Patto - afferma ancora Castiglione - il Presidente Chiodi si e' impegnato, dopo che ne ravvisava l'utilita' e dopo che la proposta veniva condivisa da tutti i partecipanti, ad attivare un tavolo con il Governo, per addivenire ad un incontro finalizzato alla discussione circa le priorita' di intervento che lo stesso possa sostenere per il bene della nostra Regione, nonche' lo sblocco immediato delle risorse a sostegno delle progettualita' presenti all'interno dei fondi Fas.

Tale incontro ha subito l'incertezza temporale legata ai tempi di approvazione della manovra correttiva. Oggi il Presidente e' a Roma proprio per individuare date possibili per tale incontro, a conferma del fatto che vuole fortemente creare le condizioni perche' cio' avvenga, e che avvenga nel piu' breve tempo possibile anche e soprattutto per accelerare lo sblocco dei fondi Fas.
 
Comprendo anche la richiesta di misure relative alle nuove regole ed alle istituzioni di cui la nostra Regione e' caratterizzata.

Sono sfide che comportano una faticosa e graduale opera di innovazione della cultura amministrativa ed operativa sia della pubblica amministrazione che dei soggetti protagonisti".

"Ma tale comprensione - ha sottolienato il vice presidente della regione - ha gia' scaturito da tempo interventi atti a riformare in maniera decisa ampi settori di cui si compone la nostra Regione. Basti pensare ai risultati raggiunti in termine di pareggio di bilancio, al taglio dei costi della politica con la riduzione delle indennita' dei Consiglieri regionali e con il minor numero di poltrone legate alla soppressione di enti inutili, alla riforma della Sanita', con i suoi benefici effetti sulla nostra spesa pubblica, alla razionalizzazione degli enti strumentali, alla riforma dei Consorzi industriali, alla riforma dei Confidi, alla costituzione dei Poli di Innovazione e delle reti di impresa che la Regione Abruzzo finanziera' grazie al programma "Abruzzo 2015". Per non parlare dei buoni risultati ottenuti in relazione ai valori in crescita del Pil e dell'export.

I finanziamenti che la questa amministrazione sta destinando alle PMI - afferma Castiglione - per i processi di innovazione, reti d'impresa ed accesso al credito, hanno avuto una importante eco a livello nazionale, visto che "Il Sole 24 ore" ha pubblicato un articolo che testimonia come l'Abruzzo stia puntando fortemente su tali leve di sviluppo. In tale articolo, infatti, si evidenzia come la nostra Regione abbia destinato 80 milioni di euro per gli obiettivi su esposti.

La Regione Abruzzo risulta essere all'ottavo posto tra le regioni d'Italia, con la stessa dotazione finanziaria dell'Emilia Romagna e sfiorando quella che la Regione Veneto mette a disposizione del proprio sistema produttivo. Pur essendo l'Abruzzo una piccola Regione con risorse inferiori rispetto alle altre, essa si sta distinguendo per la bonta' della progettualita' della politica a favore dello sviluppo economico, con logiche diverse rispetto a quelle del passato.

E' necessario infatti valorizzare il ruolo della politica economica regionale attraverso un maggior sostegno alla ricerca industriale, all'innovazione, alla cultura delle imprese coinvolte attraverso una nuova modalita' di ricerca di alleanze strategiche, nonche' attraverso una maggiore efficienza del mercato finanziario. L'impresa dunque sia essa di natura industriale commerciale o artigianale, risulta essere al centro dell'analisi di un nuovo modello di sviluppo che ancor piu' del passato deve coniugare efficacemente al suo interno competenze tecnologiche, manageriali e finanziarie.

La nuova legge regionale sull'industria, in fase di approvazione e che promuove e sostiene azioni di sviluppo e che ha in dote la riforma dei consorzi industriali, va proprio in questa logica, al fine di spingere il nostro sistema produttivo verso una costante modernizzazione e qualificazione del proprio sistema d'impresa, consentendo il costante adeguamento dei propri livelli di competitivita'".

Secondo Castiglione "cio' non puo' che avvenire attraverso la logica dei Poli di Innovazione, che rappresentano uno strumento di competitivita' delle imprese sul quale tale Governo regionale ha fortemente puntato, finanziandone allo stato attuale otto, per otto domini produttivi differenti. Essi rappresentano dei laboratori di idee, di sviluppo di nuove conoscenze, di nuove progettualita'.

Confindustria e' molto presente al loro interno e mi aspetto che essa siano in grado di produrre i grandi progetti che da qui a qualche tempo possano rafforzare lo sviluppo dell'economia della nostra regione. Per non parlare poi dei Contratti di Sviluppo, nuovo modo di concedere agevolazioni da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, le cui domande possono essere presentate gia' dal prossimo 29 settembre.

L'Assessorato allo Sviluppo Economico, attraverso Abruzzo Sviluppo spa, e' gia' in grado di fornire assistenza tecnica alle imprese che desiderino investire e beneficiare delle provvidenze ivi previste. E tali benefici possono essere intercettati solo se il sistema imprenditoriale ha capacita' di progettare interventi complessi che possano aiutare chi governa a creare ulteriori condizioni di sviluppo. Proprio queste richiedono maggiore responsabilita' da parte di tutti.

Si chiede infatti una maggiore responsabilita' da parte di tutti gli attori a partire dalle Istituzioni dove non e' certamente una obsoleta lista della spesa che possa accelerare i processi di soluzione, ma la progettualita' che viene dal bioritmo del territorio e della societa' ed e' compito della politica e delle Istituzioni intercettare le esigenze del territorio per trovare la condivisione di tutti.

Un esempio dove gli Industriali stanno lavorando in maniera integrata con tutti gli attori del territorio regionale e' il Campus Automotive. Io vorrei che gli Industriali si facciano promotori sul territorio di progettualita' come queste.

L'Amministrazione Chiodi e' al loro fianco ed ecco perche' mi auguro, e sono sicuro, che Confindustria non esca dal Patto per lo Sviluppo, perche' lo priverebbe di un attore fondamentale e di un alleato importante per vincere le sfide che abbiamo davanti".


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