Castiglione presenta la nuova legge sui Confidi

Credito

22 Settembre 2009   13:11  

Operativita' intersettoriale, funzionamento su base territoriale regionale, promozione dei processi di fusione ed aggregazione, fissazione di requisiti minimi imprescindibili per accedere ai benefici di legge. Sono questi alcuni dei capisaldi del disegno di legge regionale "Nuova legge organica in materia di Confidi" che il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, ha presentato, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, nel corso di una conferenza stampa. "Questa legge di riforma, che e' stata approvata ieri in Giunta e che ora andra' in Commissione prima del definitivo disco verde in Consiglio regionale - afferma Castiglione - ha la finalita' di rimettere ordine all'interno dei settori del credito e della finanza e ritengo che guardi al futuro delle nuove generazioni. Del resto, nel mondo produttivo regionale era molto avvertita l'esigenza di accorpamento dei Confidi al fine di superare le forti difficolta' nell'accesso la credito per le piccole e medie imprese. In ogni caso, - ha assicurato il vice presidente della Regione - tale riforma, che sta riscuotendo parecchi consensi anche se e' impossibile mettere tutti d'accordo, non incidera' sulle leggi di settore come, ad esempio, quelle sull'artigianato". Il provvedimento si inquadra, quindi, in uno scenario che vede gli istituti bancari rendere sempre piu' difficoltosa l'erogazione del credito a favore delle imprese. Per cui, si e' reso necessario garantire una operativita' intersettoriale dei Confidi che presteranno l'attivita' di garanzia collettiva dei fidi in favore delle micro, piccole e medie imprese socie o consorziate, ivi compresi i liberi professionisti, dei vari settori produttivi, e cioe' industria, commercio, turismo e servizi, artigianato e agricoltura.

Inoltre, i Confidi presteranno l'attivita' loro propria in favore delle imprese socie o consorziate, ivi compresi i liberi professionisti, operanti sull'intero territorio abruzzese e non piu' solo su base territoriale. Un altro obiettivo e' quello della riduzione del numero di Confidi (ora ben 78) affinche' acquisiscano maggiori dimensioni e conseguano determinati requisiti, soprattutto patrimoniali, intesi al rafforzamento della loro solidita' patrimoniale. I requisiti minimi imprescindibili per accedere ai benefici di legge sono quelli di avere un patrimonio netto, comprensivo dei fondi rischi indisponibili, di 6 milioni di euro e di avere avuto nell'esercizio precedente un volume di operazioni di credito garantite, attestate dalle banche, pari ad almeno 10 milioni di euro, ai fini di una piu' efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse pubbliche. La fissazione dei requisiti minimi imprescindibili e', ovviamente, intesa a promuovere i processi di aggregazione dei Confidi. Per di piu', e' prevista la possibilita' che la Giunta Regionale possa annualmente individuare i settori prioritari nella concessione dei contributi in conto interessi, stabilendo, altresi', le quote da destinare ai settori stessi. I confidi, che non siano in possesso dei requisiti minimi possono usufruire dei contributi in conto interessi per il solo esercizio finanziario 2010, non dei contributi per i fondi rischi. Se si adeguano ai requisiti possono usufruire nel 2011 dei benefici di legge, ivi compresi fondi rischi, ovviamente in base alle griglie di merito. Se non si adeguano ai requisiti minimi nel periodo limitato di transizione dal vecchio al nuovo regime, nel 2011 non possono fruire neanche dei contributi in conto interessi. Verranno stabilite delle griglie di merito per la fissazione di parametri di commisurazione dei contributi per incremento dei fondi rischi e viene definito l'obbligo per i Confidi di tenere una contabilita' separata sia per l'attivita' di prestazione delle garanzie esercitata utilizzando i contributi regionali, sia per l'erogazione dei fondi per i contributi in conto interessi, per ciascuna categoria agevolata, ai fini del controllo della corretta utilizzazione dei contributi regionali. Infine, viene prevista la possibilita' di istituire un fondo di garanzia regionale, ai fini della prestazione di cogaranzie e di controgaranzie. "Auspico al piu' presto - ha sottolineato Castiglione - anche una riforma della FIRA, la finanziaria regionale, non appena verra' nominato il nuovo Consiglio di amministrazione dell'ente. Riforma altrettanto necessaria - ha concluso l'assessore - che, una volta portata a compimento, finira' per svolgere un'azione di cogaranzia rispetto ai Confidi che, ovviamente, rispetteranno le regole".


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