Caterina Vertova in scena a Castel Vecchio Subequo

12 Agosto 2006   22:45  
Difficile dire quando inizia una storia, la storia. Nel recital "La donna vestita di sole", protagonista l´attrice Caterina Vertova, andato in scena ieri sera nel chiostro di San Francesco a Castelvecchio Subequo la storia che è quella delle madri di Plaza de Mayo, a Buenos Aires, inizia all´alba del 24 marzo 1976 quando la giunta militare, capeggiata da Jorge Videla, mise in atto ciò che 6 mesi prima aveva pubblicamente promesso: la sistematica repressione della popolazione con l´obiettivo di imporre un piano economico spaventoso grazie al quale alcune persone sarebbero diventate immensamente ricche, e milioni e milioni immensamente povere. Per applicare quel piano era necessario far scomparire tre generazioni. I militari hanno torturato e ucciso migliaia di persone e occultato i loro corpi. Non solo non volevano lasciare tracce dei loro crimini, volevano anche distruggere il passato, annullare la storia, annientare ogni progetto di futuro. La donna vestita di sole ha rappresentato, ieri, il dolore delle madri di Piazza di Maggio, una presenza permanente, puntuale nella capitale argentina, diventate anziane in questa piazza con il loro fazzoletto bianco in testa. Le madri di Plaza de Mayo hanno gli occhi asciutti, forse prosciugati dal tempo. Sono piene di orgoglio, di un disperato amore mai appagato, di un desiderio di giustizia che è diventato quello dei loro figli, mariti e fratelli desaparecidos. Erano state battezzate Las locas, le pazze de Plaza de Mayo dalla dittatura: chiedevano semplicemente: dove sono? senza mai rassegnarsi. Non erano pazze, erano piuttosto la coscienza critica, la coscienza dolente, l´unica voce che raccoglieva e denunciava l´orrore di ciò che accadeva in quegli anni.

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