Cementificio di Scafa a rischio chiusura, Castiglione chiede incontro urgente con la proprietà

05 Agosto 2013   12:12  

Il vicepresidente della Giunta regionale, con delega allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ha richiesto stamattina un incontro urgente ai vertici della Società Italcementi in ordine all'ipotesi di probabile chiusura dello stabilimento di Scafa.

"Si tratta di una notizia - afferma Castiglione- che apprendo casualmente e che mi lascia alquanto sorpreso, considerato che un anno fa circa, ebbi rassicurazioni sul futuro dello stabilimento da dirigenti della stessa azienda.

Ciò avvenne - spiega meglio - in un preciso contesto: Italcementi chiese alla Regione Abruzzo la riduzione della concessione mineraria SAMA, alla luce del numero dei comuni serviti e dell'estrazione limitata solo ad alcuni, garantendo comunque il mantenimento dell'impianto nella Val Pescara, oltre al mantenimento della manodopera locale".

Da qui la richiesta urgente dell'incontro. 

Nell'aprile scorso il presidente della Italcementi Giampiero Pesenti e il consigliere delegato Carlo Pesenti avevano informato gli azionisti della società che le cementiere del gruppo da 17 saranno ridotte a 8, in accordo con un piano annunciato verso la fine dell'anno scorso.

Il motivo la crisi delmercato del cemento la holding bergamasca potrebbe soddisfare la domanda con meno della metà dei suoi stabilimenti. Non era stato specificato quali sarebebro stati i cementifici destinati a chiudere .

A Scafa dal febbraio 2013 è partita la cassa integrazione straordinaria. Trentadue di loro, su settanta, sono a rotazione in tutti i settore produttivi dell'opificio.


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