Centro Oli: Ortona, Fratino denuncia rischio disoccupazione

01 Ottobre 2008   15:53  

"I correttivi apportati hanno il solo merito di aver sbloccato il tessuto produttivo della regione Abruzzo che, di fatto, risultava paralizzato da una legge regionale che aveva il solo scopo di bloccare il Centro Oli di Ortona". Lo afferma, all'indomani dell'approvazione del progetto di legge regionale che vieta il rilascio di permessi a costruire per l'insediamento di industrie che svolgano attivita' di ricerca, estrazione, coltivazione e lavorazione di idrocarburi, il sindaco di Ortona, Nicola Fratino. "Non desidero entrare nel merito di quella che ormai possiamo definire la querelle del Centro Oli. Del resto - osserva - secondo la sentenza del TAR, il Comune non ha alcuna competenza in materia. Sento, invece, il dovere di difendere i livelli occupazionali della citta' di Ortona. Il piano di ristrutturazione annunciato dall'ENI prevede la perdita del distretto di Ortona. E a tal proposito richiamo l'attenzione di tutti gli organi politici ed istituzionali sul grave rischio disoccupazione che sta correndo questo territorio. E' bene fare un distinguo - conclude Fratino- il Centro Oli e' una cosa, la presenza Eni sul territorio e' un'altra. Si sta sottovalutando un problema che rischia di manifestarsi in tutta la sua gravita', vale a dire la perdita di posti di lavoro. E questo l'Amministrazione di Ortona non puo' permetterlo".

(AGI)


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