Che fine hanno fatto i soldi delle lotterie destinati alla ricostruzione?

09 Maggio 2011   12:30  

La trasmissione Report ieri ha affrontato anche il tema della ricostruzione aquilana, nell'ambito dell'inchiesta giornalistica di Sigfrido Ranucci sulle lotterie, dal nome evocativo ''I biscazzieri''.

Come noto il decreto Abruzzo ha previsto di destinare 500 milioni l'anno fino al 2032, alle aree colpite dal sisma, e sono stati anche introdotti i nuovi giochi come le videolottery.

A tal proposito Giovanni Emilio Maggi, presidente dell'Associazione concessionari giochi spiega nel corso della trasmissione che i concessionari hanno dovuto pagare 15.000 euro per ogni videolottery installata, una tassazione anticipata, da destinare all'Abruzzo.

Complessivamente 850 milioni di euro. In otto mesi hanno però in compenso incassato due miliardi di euro. Il 90% è stato restituito in vincite, 40 milioni sono andati all'erario, 160, invece, sono finiti nelle casse dei vecchi concessionari, ai quali le videolottery sono state affidate senza bando di gara.

Il decreto Abruzzo è stata  infatti  l'occasione per prolungare fino al 2018 la concessione delle slot che scadeva a Ottobre 2009.

Il giornalista Sigfrido Ranucci si chiede allora: ''A L'Aquila cosa sanno dei fondi dei giochi destinati dal Decreto Abruzzo alla ricostruzione?

A rispondere Stefania Pezzopane, assessore comunale alle politiche sociali:

''Noi abbiamo letto tanti comunicati stampa, relativi a vari giochi, anche a questi nuovi: win for life ed altri, in cui si parla addirittura di un miliardo e due di fondi derivanti dai giochi.

A parte un po' il malessere di pensare che bisogna incentivare gli italiani a giocare, giocate, giocate, giocate così arrivano i soldi per il terremoto.

Ma, ecco, una cifra come questa, un miliardo e due per la ricostruzione, è assolutamente impossibile ad oggi, non ce ne sono tracce di questi fondi. Abbiamo chiesto al governo e la risposta è stata ad oggi ancora nulla. E' bene che si faccia chiarezza se la deve fare il ministro Tremonti, la devono fare l'Agenzia delle Entrate, la deve fare la Ragioneria generale dello Stato, chiunque sia: faccia chiarezza.''

Un muro di gomma contro cui si è scontrato anche Report:

'' Sono passati due anni dal terremoto – racconta Ranucci - L'industria dei giochi nel frattempo ha fatturato circa 120 miliardi di euro. E nelle casse dello stato ne sono finiti circa 20.

Ma dove sono finiti i soldi destinati per legge alle popolazioni colpite dal terremoto?

Abbiamo chiesto al Sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti, competente sui giochi, ma dopo averci dato la sua disponibilità e averci chiesto preventivamente le domande ha detto di no. Abbiamo chiesto anche al Ministro Tremonti. Ma neppure lui ci ha risposto.

I concessionari ad oggi hanno pagato in anticipo 850 milioni di euro. Questi soldi dovevano essere destinati alla ricostruzione. Sono forse andati alla Protezione Civile? Per saperlo bisognerebbe vedere la rendicontazione che non risulta essere stata presentata. Su come stanno le cose gli interlocutori, al Ministero delle Finanze, non hanno risposto.''


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