Chiaroscuri dell'economia abruzzese

Rapporto economia 2007 di Bankitalia

12 Giugno 2008   14:34  

L'economia abruzzese come il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda dei punti di vista. Può essere questa una chiave di lettura del rapporto della Banca D'Italia illustrato oggi a L'Aquila. Il Pil è cresciuto del'1%, in lieve rallentamento rispetto al 2006, ma si consolida la timida ripresa ciclica. Bene il settore manifatturiero, che rappresenta da solo un quarto del Pil regionale, male invece l'agricoltura, in affanno il settore delle costruzioni, che spera però nella crescita degli investimenti pubblici. Nel commercio ristagnano le vendite al dettaglio, sintomo di un generale impoverimento della popolazione.
L'export nel 2007 ha registrato una crescita del 11,8%, dunque al di sopra della media italiana. Le vendite però sono aumentate solo nei paesi europei, si sono contratte in quelli extra-europei.
A fare la parte del leone le esportazioni di mezzi di trasporto e la provincia di Chieti, mentre nella provincia dell'Aquila le esportazioni sono crollate dell'11%.
Chiaroscuri si osservano anche in altri settori: il turismo cresce nei mesi estivi e e cala nei mesi invernali. L'occupazione nel 2007 è aumenta dello 0,8%, ma meno dell'anno precedente. I nuovi lavori sono a termine e precari, mentre quelli a tempo indeterminato sono rimasti invariati.
Uno sguardo infine all'intermediazione finanziaria: scendono del -2,6% le erogoazioni di mutui per l'acquisto di una casa, 'ed anche di un punto percentuale la raccolta bancaria da residenti in regione.

Nel servizio intervista a Giovanni Alfieri direttore filiale banca d'Italia

FT


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