Chieti, Carbone (Fli): "Ecco la verità sulla revoca dell'assessore Tavoletta"

09 Ottobre 2011   10:28  

"Nel consiglio comunale del 30 settembre (riunito in seconda convocazione) il sottoscritto capogruppo del Fli in comune - racconta Alessandro Carbone, coordinatore provinciale di Fli - e il consigliere Tavoletta, che ricordo oltre ad essere consigliere comunale ricopre la carica di assessore in provincia, abbiamo deciso di abbandonare l’aula e di non votare i debiti fuori bilancio perché lo studio della documentazione e il parere negativo dei revisori dei conti a nostro avviso non recavano i presupposti tecnici per un voto favorevole.

Tengo a precisare, - prosegue Carbone - che svariate sono state le richieste di un incontro ufficiale con il sindaco Di Primio anche documentate da fax (27 settembre 2011) in cui si richiedevano 'chiarimenti', e poi ancora la mattina del 30 settembre prima dell’ inizio del Consiglio, ma concluse tutte con un nulla di fatto, poiché il sindaco Di Primio ha declinato ogni invito. Il tutto è stato strumentalizzato come una richiesta di un posto in giunta del Fli. Il nostro 'non voto' nel consiglio comunale del 30 settembre, avrebbe generato malumori nei vertici del Pdl, che probabilmente non potendosi vendicare del nostro non voto in comune avrebbero pensato di colpire Tavoletta in provincia imponendo il proprio diktat attraverso il Presidente Di Giuseppantonio il quale oggi ci ha dato notizia telefonica della revoca.

Il Pdl avrebbe 'minacciato' nei giorni scorsi anche a mezzo stampa di non far presentare i suoi consiglieri nel consiglio prossimo di lunedi’ 10 ottobre creando come conseguenza lo scioglimento dell’amministrazione Di Giuseppantonio, con questa azione si è dimostrato come per una ripicca personale sia stato messo in grave rischio un Ente, che già versa in una situazione critica non considerando minimamente i riflessi sui cittadini ma, agendo soltanto per vendetta personale utilizzando i partiti.

Un atto intimidatorio nei confronti del Presidente quindi - continua Carbone - confermato dall’azione fatta dai consiglieri del Pdl che in prima convocazione hanno disertato l’aula dando in questo modo un out out al Presidente che pur di rimanere in sella ha preferito andare in contro tendenza rispetto al suo stesso partito l’Udc che proprio oggi per bocca di un suo importante rappresentante On. De Laurentis aveva messo le distanze dal Pdl a livello regionale, decretando il fallimento della giunta Chiodi e immaginando sulle realtà locali di lavorare all’idea di terzo polo.

Cio’ sarebbe allora da chiedersi quale logica segue Di Giuseppantonio, la logica impositiva del Pdl? La risposta è ovvia e credo che applicare la regola della ghigliottina verso chi ha la forza e il coraggio di far valere le ragioni del cittadino e del popolo sia ingiusto e contraddittorio, ingiusto perché Tavoletta legittimato dal popolo con il voto, contraddittorio perché lo stesso Di Giuseppantonio gli ha conferito fiducia nominandolo assessore provinciale.

In Italia siamo in democrazia ovvero potere al popolo, e ciò è pura dittatura, infatti si è pronti a chiedere la testa di chi ha il coraggio di fare le scelte giuste senza imposizioni in questo caso in comune che si sono riflesse in Provincia, pertanto ritengo che l’esclusione dell’assessore Tavoletta da questa giunta provinciale sia una vittoria per noi, una vittoria che ci porterà verso una vera fase di cambiamento del modo di fare politica, dimostrando che Fli non è attaccato alla poltrona come molti che duelleranno all’ultimo sangue per sostituirlo (magari del Pdl) ma la cosa più importante che è emersa, è la vera faccia di chi da dietro le quinte muove i fili e conduce una provincia pur non essendo legittimato a farlo, e a questo punto anche la città capoluogo dato che tutto è partito da lì.

In qualità di coordinatore provinciale del Fli - conclude Carbone - posso affermare che il nostro lavoro non sarà mai contaminato da simili bassezze e continuerà ad andare avanti sempre a favore della verità e della giustizia alla quale se servirà faremo ricorso per il bene dei cittadini e di chi oggi è stanco è vuole risultati concreti".


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