"Chieti-Chieti Scalo: un'unica grande città o un'unica grande illusione?". Questa domanda é stata anche il titolo del convegno svoltosi presso l'auditorium della parocchia del SS. Crocifisso di Chieti Scalo ed organizzato dal segretario nazionale di Giustizia Sociale, nonché ex vice sindaco di Chieti, Bruno Di Paolo.
Presenti su invito anche due ex sindaci teatini, Nicola Cucullo (dal 1993 al 2005) e Francesco Ricci (dal 2005 al 2010), oltre all'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso. Assenti, invece, altri due illustri invitati: mons. Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, e soprattutto l'attuale primo cittadino di Chieti, Umberto Di Primio.
Ha introdotto l'argomento lo stesso Di Paolo che, come premessa, non ha certo lesinato frecciate all'indirizzo del vecchio superiore: "Ritengo che l'assenza del sindaco Umberto Di Primio ad un evento di tale importanza, in quanto riguardante l'intera città di Chieti e le sue sorti future, e che prescinde da qualsiasi questione politica. Non solo Di Primio non ha motivato la sua mancata partecipazione, ma con essa ha dimostrato di non avere a cuore il presente e l'avvenire della città. Ciò premesso, questo convegno é stato organizzato per rispondere ai presenti su ciò che in 50 anni é stato fatto o meno per unire davvero le enttà di Chieti e Chieti Scalo in un'unica realtà urbana, nonché per discutere con voi di ciò che si potrebbe fare in futuro".
Dopo di lui ha preso parola il "sindaco" per antonomasia della città, Nicola Cucullo, che ha voluto precisare come la sua giunta "sia stata la prima a cominciare ad occuparsi seriamente dello Scalo e di unire nel vero senso della parola le due parti principali del comune, impresa ostacolata fondamentalmente dal forte senso di appartenenza alle rispettive realtà che hanno i residenti di entrambe".
Poi é venuto il turno del predecessore di Di Primio, Francesco Ricci che ha invece inquadrato in altro contesto la mancaza di effettiva contiguità tra le due entità: " Tra la parte alta e quella bassa di Chieti vi é sempre stata una grande diversità di vocazione economica e di retroterra storico-culturale, dunque giocoforza la comunicazione ne ha risentito negativamente. Sono del parere che la strada da percorrere sia quella di un miglioramento del trasporto pubblico, come già tentato durante la mia amministrazione". L'ex primo cittadino di Pescara D'Alfonso ha allargato il discorso della contiguità territoriale "a tutta l'area metropolitana di Chieti e Pescara, che arriva sino ad Ortona e Giulianova, poiché esiste un destino comune a tutta l'area che non può e non deve fermarsi agli stretti confini di una singola realtà urbana".
Presenti tra il pubblico l'ex arbitro e guardialinee Daniela Petronco che ha sottoscritto e ribadito "l'opportunità di potenziare il trasporto pubblico e renderlo gratuito", e Cristiano Vignali, membro del Comitato per la difesa di Chieti e della sua Provincia, che ha auspicato "il superamento delle divisioni e della mancanza di comunicazione che tradizionalmente dividono Chieti e Chieti Scalo, affinché tutti i teatini possano scegliere insieme un'amministrazione che faccia davvero il bene della città".
Tra un intervento e l'altro, il convegno é stato inoltre allietato dai canti tradizionali abruzzesi eseguiti dal coro folkloristico "Francesco Paolo Tosti" di Francavilla al Mare.
Lorenzo Ciccarelli