Chieti-Cosenza, dopo due giorni c'è ancora amarezza. Di Filippo: "Il rigore non c'era"

Rossi: "Fondamentale vincere le cinque gare rimanenti"

25 Marzo 2014   15:26  

Il sogno del ritorno alla vittoria contro la capolista Cosenza si è infranto al 90', a causa di un rigore probabilmente molto generoro concesso ai silani per un presunto fallo ai danni di De Angelis, ed in casa Chieti l'amarezza è ancora tanta.

L'obiettivo, va da sè, sarà ora quello di trasformare la delusione per il mancato successo in una spinta ulteriore per rifarsi domenica prossima contro il Poggibonsi, ancora tra le mura amiche del "Guido Angelini".

Nicolas Di Filippo, autore del presunto fallo che  ha convinto l'arbitro a fischiare il penalty, è tornato sull'episodio, mostrandosi ancora visibilmente amareggiato: "Non era fallo e non c'era il rigore, nel modo più assoluto: io ero in netto anticipo e De Angelis prima ha colpito il mio piede da dietro, poi ha urlato e l'arbitro ci è cascato in pieno, senza che il guardalinee, forse ancor meglio posizionato, obiettasse nulla. Dispiace molto, soprattutto perché abbiamo perso due punti pesantissimi dopo aver giocato la gara così come l'avevamo preparata. Questi episodi ti fanno cadere le braccia, ma dobbiamo subito rialzarci e ripartire già da domenica, pensando solo a noi".

Guardando alla gara di domenica prossima, Di Filippo ha mostrato invece una relativa tranquillità: "Non credo che la partita contro il Poggibonsi rappresenti l'ultima spiaggia, poiché mancano ancora cinque gare, in ognuna delle quali punteremo ad ottenere il massimo della posta: finché la matematica non ci dirà il contrario, non sarà mai l'ultima spiaggia per l'ottavo posto e la salvezza diretta. Paura di vincerecontro il Cosenza? Non credo, il Cosenza dopotutto è pur sempre prima in classifica, ci può stare soffrire contro di loro: noi abbiamo fatto la nostra gara, peccato poi per l'episodio del rigore, anche se va sicuramente migliorata la gestione del risultato".

"Il mio ruolo in campo? Per me non conta poi tanto" - ha concluso Di Filippo - "io gioco dove mi chiede il mister, l'importante è scendere in campo convinti e concentrati. Non sono d'accordo sulla presunta assenza di giocatori di personalità, c'è bisogno di tutta la squadra. Credo al contrario che gli arbitri dovrebbero in generale ascoltare di più le nostre ragioni, senza lasciarsi influenzare dalla nostra giovane età".

Rammarico, ma anche una gran voglia di riscatto, sono parsi evidenti anche nelle parole di Alessandro Rossi, autore del provvisorio vantaggio contro i silani: "Sono contento per il mio terzo gol in campionato, ma sono rimasto soddisfatto solo a metà, la gara ci è decisamente rimasta sullo stomaco. L'arbitro avrebbe potuto senza dubbio evitare di fischiare un rigore del genere al 90', ma tant'è, e dobbiamo proseguire sulla nostra strada".

"Sia contro il Tuttocuoio che contro il Cosenza ci siamo frse abbassati un po' troppo nella ripresa, in futuro cercheremo di evitarlo" - ha proseguito Rossi - "fermo restando che ci può stare un po' di sofferenza contro la capolista, e di certo la fortuna ci ha abbastanza penalizzato negli ultimi tempi. Naturalmente c'è rammarico per le occasioni non sfruttate per il raddoppio, ma soprattutto siamo consapevoli che in futuro occorrerà maggiore concentrazione in campo. Nelle prossime cinque partite sarà obbligatorio vincere per sperare di raggiungere l'ottavo posto, ma sarà altrettanto essenziale scendere in campo senza eccessiva pressione addosso".

Lorenzo Ciccarelli


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