Chiodi: "Dopo cura da cavallo pronti a ridurre le tasse"

18 Maggio 2012   18:44  

"Per decenni la Regione Abruzzo ha speso molto di quello che erano le sue entrate aumentando costantemente il suo debito. Nel 2000 il debito era di 500 milioni di euro per arrivare ai 4 miliardi del 2007 quando si è andati in default. Perchè la Regione è fallita davvero in quanto non è stata più in grado di pagare i fornitori, soprattutto quelli del sistema sanitario. A quel punto sono dovute intervenire le altre Regioni e lo Stato come ha fatto il Fondo monetario internazionale con la Grecia e nel frattempo la Regione ha dovuto introdurre tasse in modo coattivo per far fronte al Piano di rientro". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi intervenendo a Teramo al convegno “Economia, lavoro, sviluppo. Ridotto il debito ora tagliamo le tasse" insieme al deputato ed economista Antonio Martino, già ministro della Difesa e degli Affari Esteri.

"Arrivati noi al Governo della Regione - ha continuato - se non avessimo stretto la cinghia e fatto scelte molto spesso impopolari, avremmo rischiato che quel debito fuori controllo avremmo finito per pagarlo noi abruzzesi. Abbiamo voluto imporre, invece, un deciso cambiamento di rotta. Abbiamo varato misure severe per il rientro del debito sanitario, una vera e propria "cura da cavallo" che ha generato sterili polemiche da parte dell'opposizione ma di cui oggi raccogliamo i frutti e siamo pronti a tagliare le tasse agli abruzzesi dopo la riduzione del debito. Oggi l'Abruzzo - ha proseguito il Presidente Chiodi - ha ridotto l'indebitamento di circa il 14%, da 4 MLD a 3,2 MLD (circa 800 milioni di euro). Quindi, nessun aumento di tasse (solo l'accisa sulla benzina per il buco della sanità). Inoltre, non è stato contratto nessun nuovo debito e la spesa è stata ridotta di un terzo".

L'Abruzzo non è più la regione con la più alta tassazione e solo sei regioni in Italia hanno tasse più basse.

"Da subito - ha ripreso Chiodi - abbiamo imperniato l'operatività sui temi, oggi molto in voga, del risanamento e della crescita attraverso la predisposizione di importanti riforme strutturali. Dall'inizio del mandato, infatti, si è data soluzione di continuità, rispetto al passato, circa l'adozione di politiche di stampo keynesiano di deficit spending, utilizzando misure di contenimento e di efficientamento della spesa pubblica regionale in funzione di un migliore assetto dei servizi da offrire ai cittadini. Si è anticipato di tre anni il tema del rispetto rigoroso della disciplina di bilancio di cui solo da poco tempo si parla a livello nazionale ed europeo come fiscal compact".

REGIONE 2.0 PER RAFFORZARE SISTEMA IMPRESE

L'attivita' della Regione Abruzzo si e' concentrata dunque, attraverso un'azione programmatica, in una serie di atti e azioni propedeutiche alla preparazione e implementazione del nuovo sistema di sviluppo del territorio che rilanciasse la competitivita' del nostro settore industriale, rafforzasse la coesione sociale e fornisse nuovo impulso all'occupazione. La nuova Politica Industriale Regionale nel biennio 2009-2010 ha, cosi', posto in essere le condizioni preliminari, di natura legislativa e concertativa, per poi concretamente dare seguito, nel biennio 2011-2012 alla implementazione sul territorio delle azioni strumentali. La programmazione delle risorse ha seguito una "vision" strategica di lungo periodo, chiara e definita: "Immaginare un Abruzzo VERSIONE 2.0, partendo da un Abruzzo che c'e'!". "'L'Abruzzo che c'e'' - ha spiegato il presidente della Regione - e' fatto di un sistema economico molto frammentato, con una componente manifatturiera importante e diversificata, un tessuto di PMI radicato e consolidato, un territorio con alcuni settori di forte eccellenza, naturalmente con criticita' e problematicita', ma senz'altro 'vitale' e attivo. Da qui siamo partiti! Era necessario - ha proseguito - rafforzare il sistema esistente di piccole imprese e al contempo agevolare la creazione di aggregazioni innovative nell'ambito di filiere d'eccellenza, un equilibrio tra il 'piccolo' e il 'grande'!".

ABBATTUTI I COSTI DELLA POLITICA

"Abbiamo mantenuto la promessa - ha rimarcato il Capo dell'Esecutivo regionale - anche abbattendo i costi della politica. Abbiamo eliminato il vitalizio dei Consiglieri regionali dopo aver ridotto le indennita' (oggi tra le piu' basse d'Italia), cancellato circa 250 poltrone "ad uso della politica" di enti ed agenzie regionali, tagliato i compensi ai componenti dei consigli di amministrazione; ridotto il numero dei dipendenti regionali, assorbito le Agenzie regionali Arssa, Aptr, Abruzzo Lavoro, ridotto i Consorzi fidi da settantotto ad una decina; eliminato le Comunita' montane al livello del mare; accorpato le IPAB da 110 a 8, da 200 membri dei CdA a circa 20, messo in liquidazione societa' ed enti in deficit: SIR (societa' di ingegneria regionale), ARET (agenzia regionale per il territorio), Abruzzo Engeenering, etc". Lo ha detto in una nota lo stesso Chiodi.

"La spesa dei collaboratori esterni (co.co.co.) - ha aggiunto - dal 2008 al 2011 e' stata dimezzata. Insomma, con il riordino del sistema sanitario regionale, i tagli degli enti strumentali e la riduzione del debito l'Abruzzo puo' considerarsi ormai una regione virtuosa. Siamo passati, da regione "canaglia" come ai tempi dei bilanci gonfiati dalle politiche clientelari, ad un sistema come quello delle regioni che i bilanci sanno tenerli in ordine. Un'eredita' che abbiamo dovuto gestite con determinazione e rigore".

DEBITO DELLA SANITA' QUASI DIMEZZATO

"Oggi il bilancio della sanita' abruzzese e' in pareggio - ha confermato il presidente Chiodi - si tratta di un segnale importante perche' la sanita' regionale potra' essere finalmente sbloccata verso iniziative di modernizzazione e verso un servizio migliore di assistenza al cittadino. Abbiamo ridotto il debito della sanita' senza ridurre i costi per l'assistenza che anzi sono aumentati. Sono stati fatti importanti investimenti in tecnologie ed infrastrutture - ha proseguito - ma abbiamo anche registrato ben 1118 assunzioni tra il 2010 ed il 2011 ed ulteriori assunzioni di personale medico ed infermieristico ci saranno nel prossimo futuro. Abbiamo tagliato sprechi e privilegi centralizzando acquisti attraverso gare che ci consentono di risparmiare decine e decine di milioni di euro che andremo ad investire per migliorare il sistema sanitario regionale".

RIGORE HA PORTATO AD ELIMINARE ENTI INUTILI

Per il presidente Chiodi "anche l'abolizione di enti come Aptr, Arssa, Agenzia regionale sanitaria sono un segnale importante; autentici carrozzoni di cui per decenni gli abruzzesi hanno dovuto farsi carico. La loro cancellazione - ha osservato - significa che l'attuale giunta regionale ha mantenuto la parola tagliando i costi della politica e facendo risparmiare alcuni milioni di euro. Chi critica tutto questo o, non ne ha compreso il significato o, vuole mantenere il vecchio sistema che mette la politica clientelare e non i cittadini, al centro della vita regionale. Il tema dei costi della politica per noi e' stato centrale.

Lo abbiamo affrontato fin dall'insediamento in modo rigoroso - ha continuato Chiodi - sarebbe stato piu' facile aumentare le tasse ulteriormente che ridurre la spesa magari lasciando sacche di inefficienza. Pur necessarie queste politiche di rigore e di risanamento dei conti non sempre sono state percepite nella loro giusta dimensione. Abbiamo cercato il piu' possibile di coniugare effettivamente il rigore con le esigenze della crescita attuando politiche di austerita' non sempre condivise ma necessarie. Abbiamo scelto una sola strada: tagliare gli sprechi della spesa pubblica preoccupati di creare migliori e piu' durature condizioni di sviluppo e di benessere economico. Non dobbiamo dimenticare che l'Abruzzo arriva da un progressivo indebitamento che nel 2007 aveva toccato i 4 miliardi di euro tanto da essere classificata come regione piu' indebitata d'Italia. E' stato dimezzato il disavanzo delle Asl.

Il risanamento posto in essere ha consentito di essere indicati, sia nei tavoli ministeriali che sulla stampa nazionale, come modello di gestione oculata un esempio da seguire e un riconoscimento che ci fa molto piacere. Non dimentichiamo anche altre condizioni difficili in cui ci siamo trovati ad operare. Il 2009 e' stato l'anno del devastante terremoto dell'Aquila che ha colpito l'economia, la socialita', l'imprenditorialita', gli investimenti e lo sviluppo. Ha aggravato una situazione che, come altrove, gia' risentiva di una forte crisi finanziaria mondiale. Per i prossimi anni - ha concluso Chiodi - la strategia politica dell'attuale governo regionale continuera' ad essere improntata sulla selettivita' della spesa e sul rigore ma potremo godere appieno dei risultati ottenuti gradualmente".


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