Chiodi-Giuliante, è pace fatta

È pace fatta tra il presidente della Regione Gianni Chiodi e l'assessore Gianfranco Giuliante, che stamattina ha partecipato a L'Aquila alla riunione di giunta.

Il chiarimento c'è stato ieri durante un faccia a faccia a Teramo, definito “cordiale” dai due, a conclusione di una settimana convulsa iniziata lunedì scorso con la dichiarazione di Giuliante che ha fatto andare su tutte le furie il governatore: “Quel che fa dispiacere a L'Aquila fa piacere a Teramo e quindi a Chiodi” aveva detto l'assessore parlando delle convenzioni stipulate dalla Facoltà di Medicina dell'Ateneo federiciano con la Asl teramana, che starebbe comportando il trasferimento di molti primari, docenti e ricercatori.

Tempo ventiquattro ore che l'assessore, l'unico aquilano nell'esecutivo, si è visto ritirare le deleghe. Una sorta di sfiducia temporanea, ritirata cinque giorni più tardi dopo quelle che Chiodi ha definito “valide argomentazioni” di Giuliante, il quale si sarebbe giustificato affermando che non era sua intenzione attaccare il presidente della giunta.

Gianfranco Giuliante da oggi è di nuovo titolare delle deleghe alla Protezione civile e all'Urbanistica. Potrà riprendere la battaglia contro il ministro Tremonti per scongiurare la cosiddetta tassa sulle disgrazie, ipotizzata dal governo per far fronte all'alluvione che ha colpito il teramano, ma forse dovrà essere più cauto nei confronti del governo regionale cui appartiene, al quale non ha mai fatto sconti neanche da capogruppo.

Questa ammonizione, però, ha tutta l'aria di essere l'ultima. Alla prossima uscita infelice, il cartellino potrebbe essere rosso per sempre.

(MS)