La Regione Abruzzo approverà entro la fine del 2012 un progetto di legge per la riunificazione dei suoi centri di ricerca e il rilancio del settore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, ritenuto strategico per lo sviluppo futuro.
Lo ha annunciato il presidente Gianni Chiodi nel corso del workshop “Ricerca, innovazione, diffusione: opportunità per lo sviluppo sostenibile dell’Abruzzo” organizzato oggi ad Avezzano (L’Aquila) dal Crab, Consorzio di ricerche applicato alle biotecnologie.
Tra gli obiettivi principali dell’evento, quello di promuovere il dialogo tra gli esponenti istituzionali, tecnici e del mondo produttivo. Oltre al governatore Chiodi, tra i presenti c’erano l’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo, il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. A rappresentare il Crab il presidente, Emidio Tenaglia, e il direttore, Daniela Spera, mentre il mondo accademico ha visto la presenza del docente di Biotecnologia molecolare dell’Università dell’Aquila, Rodolfo Ippoliti, in rappresentanza del rettore Ferdinando Di Orio, e il professore di Fisiologia vegetale all’Istituto di Scienze della vita della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Pierdomenico Perata. Per le imprese, infine, Alberto Piaggesi di Valagro, Walter Aureli di Aureli Mario e Battista Bianchi di Covalpa.
“La ricerca dev’essere di qualità, non può essere un mantra, una parola che va bene in ogni caso. La Regione Abruzzo intende sostenerla facilitando le Università e le imprese - ha affermato il presidente Chiodi - Per quanto riguarda gli enti di ricerca storici che svolgono attività da anni, c’è un progetto di legge regionale, meglio un centro di ricerca unico piuttosto che orticelli zappati in modo poco coordinato e funzionale”.
Chiodi ha parlato anche delle difficoltà occupazionali in cui vivono i lavoratori del settore, spiegando che “i dipendenti possono stare tranquilli ma non troppo. A queste situazioni di crisi - ha ricordato - si arriva perché negli anni non c’è stata una gestione sana. I centri devono avvalersi di professionalità diverse, i progetti di ricerca sono progetti, è strano vedere figure a tempo indeterminato”.
L’assessore Febbo ha svelato alcuni dettagli del progetto di legge, ricordando che “abbiamo sempre avuto una grande attenzione per i centri di ricerca anche subito dopo il nostro insediamento, quando l’Abruzzo veniva ancora considerato una ‘regione canaglia’. Ora c’è questo processo legislativo che spero si possa concludere entro fine anno - ha aggiunto - Con la nuova legge metteremo le strutture di ricerca come il Crab a disposizione di tutti i settori”.
Per il presidente della Provincia Del Corvo, “la strada è stata individuata, ora spetta alla Regione concretizzare i passaggi, ma anche l’amministrazione provinciale farà la sua parte”. Come rappresentante del territorio, il sindaco Di Pangrazio ha promesso il suo impegno “affinché i lavoratori del Crab possano ricevere a breve lo stipendio e questo centro di eccellenza venga rilanciato e rifinanziato dalla Regione”.
Nella sua relazione il presidente Tenaglia ha evidenziato il ruolo di “anello di congiunzione tra la ricerca e le aziende che la utilizzeranno” svolto dalla sua struttura, ruolo che si punta a rinforzare e rilanciare. “Le istituzioni locali incidono in maniera molto forte sui percorsi innovativi con il loro comportamento, con quello che mettono in campo, con le loro leggi e i loro regolamenti - ha concluso - Mi auguro che la Regione definisca al più presto questa riforma fondamentale”.
Rinviata al prossimo 15 novembre l’assemblea dei soci del Crab, Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Comune di Avezzano. In quella data si deciderà anche del rinnovo del consiglio di amministrazione.
Prima del workshop un laboratorio di microbiologia del Consorzio è stato intitolato alla memoria del dottor Stefano Bianchini, ricercatore del Crab scomparso lo scorso 5 settembre.