Dieci anni si per ricostruire l'Aquila e non ovvio, per rimuove le macerie, a differenza di quanto riportato erroneamente oggi dalla stampa. La precisazione viene dallo stesso presidente della regione e commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi, che ne ne approfitta per fare ulteriore chiarezza sul piano di rimozione che deve secondo mandato commissariale completarsi in due anni, ma non sarà cosa facile, perché per contrarre i tempi si crea una situazione impossibile da gestire dal punto di vista viario, con 800 tir che dovrebbero transitare tutti i giorni in città. Servono dunque soluzioni originali.
Infine un'altra importante precisazione: le macerie che intasano molte aree dell'Aquila non sono quelle dei crolli del sei aprile, bensì quelle lasciate lì dalle ditte che hanno eseguito i puntellamenti, e ciò, intima Chiodi, non dovrà più verificarsi.
