Chiodi si sfoga e medita di lasciare? "Ti verrebbe la voglia di mandare tutto a quel paese....."

Le parole forti del governatore d'Abruzzo

20 Maggio 2011   07:08  

Il commissario e presidente di Regione Gianni Chiodi in un'amara nota stampa:

''Non giudico la motivazione posta a base della sentenza del TAR ABRUZZO che annulla la riconversione dell'ospedale di Guardiagrele. Troppo complessa e condizionata da una recente sentenza della Corte costituzionale che ha fornito la sua interpretazione della normativa che regolava i poteri ed i compiti dei Commissari.

Commissari peraltro nominati in accordo tra il governo nazionale e la conferenza delle regioni italiane per costringere alcune regioni a costruire un modello sanitario in grado di assicurare una sanità di qualità ed a costi sostenibili per i cittadini. Regioni, insomma, che avevano gestito la sanità con modelli antichi, clientelari, dispensando privilegi a destra e a manca, cedendo a interessi organizzati e gruppi di pressione e di potere. Regioni il cui indebitamento era esploso tanto da assorbire quasi tutte le risorse regionali. E poi erano state costrette addirittura ad aumentare le tasse ai propri cittadini. Abruzzo (la prima), il Lazio, la Campania, il Molise, la Calabria. Regioni dove si spendeva moltissimo e dove la sanità non era giudicata di grande qualità.

Alcune di queste regioni italiane, definite dalla stampa nazionale come "regioni canaglia", erano riuscite a fare enormi passi avanti. Alcune, più brillanti di altre - ed è il caso dell'Abruzzo - sono riuscite a riportare i conti in ordine sia per la sanità pubblica che per quella privata e, per questa via, erano riuscite ad evitare un nuovo aumento coattivo delle tasse .

Ciò è stato possibile solo grazie alla gestione commissariale che ha agito con determinazione e coraggio, superando i campanilismi, resistendo alle pressioni di ogni genere, affrontando anche l'impopolarità iniziale.

E l'Abruzzo è stata la Regione che ha fatto i maggiori passi in avanti: conti in ordine e carte in regola.

Ora tutto viene messo in discussione dalla giustizia amministrativa.

Mi chiedo, se una regione non è in grado di mantenere un Titanic fatto di 35 ospedali (spesso cloni gli uni degli altri, a poca distanza uno dall'altro, con una notevole mole di ricoveri inappropriati, con ospedali con una casistica tanto limitata da risultare pericolosi per il paziente) CHE DEVE FARE ?

Se per mantenere 35 ospedali ha dovuto indebitarsi fino a 4 miliardi di euro (prima regione italiana per indebitamento) e far pagare agli abruzzesi tasse più alte, e se, proprio per questo, non è stata in grado di investire in macchinari diagnostici e tecnologie di ultima generazione; insomma se per mantenere questo titanic avrebbe bisogno di tassare ancora di più i propri concittadini, che DEVE FARE ?

Ora la corte costituzionale mette in discussione l'interpretazione che i Ministeri e le Regioni Italiane avevano dato della normativa sui commissariamenti e cambia radicalmente l'interpretazione fino ad ora seguita.

Questa è l'Italia che si comporta come nella storia della TELA DI PENELOPE. Combatti con il sistema marcio, affronti l'impopolarità, metti a posto i conti, eviti che i tuoi concittadini debbano subire un inasprimento fiscale, elimini privilegi ed orticelli e poi.....................

E poi devi sentire pure gli artefici del disastro della sanità abruzzese attribuirti la responsabilità di aver seguito l'interpretazione normativa voluta dal governo ed applicata da tutte le regioni commissariate e poi, solo a dicembre del 2010, stigmatizzata dalla Corte Costituzionale.

Il GOVERNO NAZIONALE E LA CONFERENZA DELLE REGIONI risolvereranno la questione, ma ti verrebbe la voglia di mandare tutto a quel paese...''


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore