L'amministrazione comunale chiude i giardini della stazione centrale di Pescara dopo nuovi episodi di violenza, scatenando polemiche. Pettinari attacca: il centrodestra ha fallito sulla sicurezza.
La chiusura dei giardini pubblici della stazione centrale di Pescara, decisa dall'amministrazione comunale in risposta ai recenti episodi di violenza e aggressioni, sta generando molte critiche. Secondo il capogruppo in Consiglio comunale e leader del Movimento Politico "Pettinari per l'Abruzzo", Domenico Pettinari, si tratta di una misura che evidenzia l'incapacità del governo cittadino di gestire la sicurezza, uno dei temi più importanti del proprio programma politico.
Pettinari ha commentato duramente la decisione, affermando che "la scelta di chiudere i luoghi di aggregazione cittadini per contrastare la mancanza di sicurezza non è altro che un'ammissione di fallimento". Per il consigliere, invece di cercare soluzioni definitive, l'amministrazione ha optato per una misura che, a suo avviso, non affronta il problema alla radice. "La sicurezza era uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del centrodestra, ma oggi vediamo come abbiano clamorosamente fallito nel garantire la tranquillità dei cittadini"**, ha sottolineato Pettinari.
Il consigliere ha inoltre denunciato come Pescara stia vivendo una situazione di crescente insicurezza, sia in centro che nelle periferie, con episodi di violenza sempre più frequenti. "La popolazione è preoccupata, teme per la propria incolumità, e chiede risposte che finora non sono arrivate", ha dichiarato.
Maggiori controlli e pattugliamenti
Secondo Pettinari, una delle soluzioni sarebbe stata rafforzare la presenza delle forze dell'ordine nei punti critici della città, come i giardinetti della stazione. "Basterebbe dislocare pattuglie della polizia locale a piedi nelle aree più problematiche, per garantire un controllo costante", ha spiegato, suggerendo anche l'introduzione di ronde h24 degli agenti per monitorare meglio la situazione. Pettinari ha evidenziato come questa proposta fosse già stata avanzata in passato, ma mai ascoltata dall'attuale giunta comunale.
Un'altra richiesta riguarda l'innalzamento del rango della Questura di Pescara, affinché sia possibile incrementare il numero degli agenti presenti in città. "Il Comune dovrebbe fare pressione sui propri rappresentanti a Roma affinché si agisca in questa direzione, aumentando le risorse umane e garantendo una maggiore presenza delle forze di polizia nelle strade", ha affermato Pettinari.
L'uso dei militari per supportare la polizia
Un'ulteriore soluzione proposta da Pettinari è l'impiego di militari a supporto delle forze dell'ordine locali. "Solo così potremmo organizzare delle pattuglie miste di militari e polizia, aumentando il numero di agenti su strada e offrendo una maggiore sensazione di sicurezza alla popolazione", ha aggiunto.
Tuttavia, secondo Pettinari, l'amministrazione comunale ha preferito optare per soluzioni meno incisive, come la chiusura dei giardini pubblici, una misura già adottata in passato in altri contesti, come la demolizione del 'ferro di cavallo'. "Questi sono i grandi fallimenti del governo cittadino: pensano di risolvere i problemi con decisioni drastiche e temporanee, invece di affrontare il nodo principale, che è il ripristino della sicurezza".
Pescara, conclude Pettinari, si trova a un bivio: o si agisce concretamente per risolvere i problemi di violenza e degrado, oppure si rischia di assistere a un ulteriore peggioramento della qualità della vita urbana.