Durante l’edizione 2025 della Coppa Interamnia a Teramo, spuntano furti in strutture scolastiche, scatenando protesta del Comune e attivazione urgente della vigilanza.
L’edizione 2025 della Coppa Interamnia World Cup, evento internazionale di pallamano giovanile arrivato alla sua 52ª edizione, è stata segnata da un episodio di cronaca che ha colpito la delegazione francese. Mercoledì sera, presso la scuola De Jacobis nel quartiere Gammarana, alcune persone si sono introdotte indisturbate nelle strutture che ospitano circa 200 atleti transalpini, sottraendo denaro, abiti, dispositivi tecnologici e altri beni personali, come denunciato subito dalle vittime alla polizia e agli organizzatori.
La carenza di vigilanza – inizialmente prevista ma non attivata quest’anno dall’ente organizzatore, secondo quanto stabilito dalla delibera comunale che concede fondi e supporto – è al centro delle polemiche. In passato, le scuole adibite all’accoglienza erano vigilate da volontari o istituti professionali, ma per questa edizione tale copertura è venuta meno, esponendo gli atleti a episodi spiacevoli.
Il Comune di Teramo, allertato dall’assessora Alessandra Ferri, ha risposto convocando un incontro urgente con il patron Pierluigi Montauti, il sindaco Gianguido D’Alberto, assessori e tecnici: al centro del confronto la sicurezza delle strutture e dei ragazzi coinvolti. All’esito del vertice, gli organizzatori hanno disposto l’attivazione immediata di una vigilanza continua, attiva già dalla stessa notte, fino alla conclusione del torneo.
Il confronto si sposta ora su responsabilità e futuro del torneo: sebbene tra le criticità vi siano anche la pulizia delle scuole, la logistica per le delegazioni straniere e i debiti verso fornitori, il Comune intende mantenere alta l’attenzione fin dopo il 13 luglio, data di chiusura ufficiale, quando incontrerà nuovamente la delegazione francese rimasta vittima dei furti.
Nata nel 1973 per iniziativa di Montauti, la Coppa Interamnia è cresciuta fino a coinvolgere nel 2025 oltre 1500 atleti provenienti da oltre 50 nazioni su più continenti. L’apprezzamento sportivo e culturale per la manifestazione dovrà ora fare i conti con le nuove esigenze di sicurezza e tutela.