Ci scrive Clara Calvacchi, del terzo anno di scienze della Formazione dell'Università dell'Aquila.
'' Ritengo opportuno che si sappia che molti di noi saranno costrette trasferirsi, non per il terremoto, ma per le continue decisioni a danno degli studenti prese dai vertici della facoltà, l’ultima è l’esclusione dal corso di sostegno di noi iscritti al terzo anno, decisione deleteria per noi studenti perché:
- Al quarto anno dovremmo fare 19 esami 5 laboratori 2 tesi e 200 ore di tirocinio, di fatto ci fanno andare sicuramente un anno fuori corso.
- Molte di noi sono già alla seconda laurea con bimbi piccoli a carico e mariti precari comprenderete che non vogliamo e possiamo, permetterci di andare fuori corso. Dobbiamo rientrare nel mondo del lavoro subito e senza il corso di sostegno la nostra laurea non serve a nulla, soprattutto dopo i recenti tagli.
- Inoltre il prossimo anno entrerà in vigore la riforma Gelmini (visibile sul sito MIUR) e la nostra facoltà diverrà quinquennale e abilitante per materna elementare e sostegno, quindi rischiamo oltre al danno la beffa, cioè per fare il sostegno ci vorrà la TERZA laureaquinquennale. Precari nel lavoro e pure negli studi…
- Non accettiamo di sentirci dire che non ci sono le aule, a via Verdi facevano lezione in aule vecchie, super-affollate, quindi anche la peggiore delle tende , sarà una sistemazione migliore e poi con i 600 euro di iscrizione che dobbiamo pagare tutte, per accedere al
corso, si può prendere in affitto un locale ad Avezzano, Carsoli Sulmona, solo per i 3/4 mesi delle lezioni del sostegno.
Con quest’ultima decisione ci costringete a trasferirci, spero in questa settimana di leggere che l’università ha fatto un passo indietro e come avveniva lo scorso anno, l’accesso al sostegno torna anche per noi del terzo, altrimenti a novembre saremo tutte costrette a trasferirci e Vi ricordo NON PER IL TERREMOTO.
Distinti saluti
Clara Calvacchi e le studentesse del terzo
