Cialente: accanimento terapeutico è il commissariamento

"Vogliono affondare il San Salvatore"

10 Marzo 2011   14:04  

Rompe il silenzio il sindaco dimissionario Massimo Cialente, e lo fa in modo fragoroso, per una infuocata conferenza stampa per denunciare al fianco del consigliere regionale dell'Mpa Giorgio De Matteis, un atto di vero e proprio sciacallaggio nei confronti della città dell'Aquila e del suo ospedale.

In base alla manovra finanziaria - spiegano Cialente e De Matteis - tutti i precari del San Salvatore subiranno una decurtazione del 50 per cento.

Lo si poteva evitare ma non è stato fatto nulla. E così al San Salvatore dell'Aquila chiuderanno reparti, servizi, sale operatorie, sarà il blocco dell'ospedale, un colpo mortale".

'' C'è una volontà politica di indebolire il nostro ospedale – accusa Cialente - perché non posso credere alla dabbenaggine pura della sanità a livello regionale e della direzione della Asl".

La città, conclude, deve mobilitarsi, altro che tagliare erba alle scalinate di san Bernardino.

Ineludibile poi il riferimento alla situazione politica aquilana, e Cialente lancia un'altra bordata a Chiodi, questa volta nella veste di commissario della ricostruzione: ''Chiodi a proposito della maggioranza al Comune dell'Aquila ha parlato di accanimento terapeutico. Credo che il vero accanimento terapeutico sia la gestione commissariale, che commette errori sempre più clamorosi. Il Comune dell'Aquila non può fare la foglia di fico per le colpe del governo e del commissario''

Chiodi risponde a Cialente: su San Salvatore troveremo soluzione

 

CONSIGLIERI SI APPELLANO A MOBILITAZIONE CONTRO TAGLI ALL'AQUILA


"La popolazione deve manifestare contro il comportamento di chi non e' stato in grado di cogliere la gravita' della situazione, in quanto la notizia del taglio del 50 per cento dei contratti a tempo determinato risale all'estate 2010". Intervengono cosi', riguardo al problema dei precari della Asl dell'Aquila il vice sindaco Giampaolo Arduini e i consiglieri comunali Giampaolo De Rubeis e Salvatore Placidi.

"L'erogazione di prestazioni sanitarie - dichiarano - da parte dell'ospedale aquilano che, fino al 2009, generava anche un consistente flusso di mobilita' attiva e che da sempre e' riconosciuto unanimamente quale polo di eccellenza, sarebbe fortemente penalizzata, con gravi ripercussioni anche sulla popolazione residente, qualora si dovesse giungere all'applicazione di quanto stabilito dalla normativa nazionale senza chiedere un provvedimento speciale che tenga conto della peculiarita' della realta' aquilana".

"La riduzione del 50 per cento - proseguono il vice sindaco Arduini e i consiglieri De Rubeis e Placidi - dei contratti a tempo determinato, parametrati a quelli stipulati nel 2009, pur prevista dalla legge finanziaria, merita un approfondimento particolare per quanto riguarda la situazione aquilana, poiche' la percentuale di dipendenti precari del 2009 era molto piu' bassa rispetto al 2008, a causa dei noti eventi sismici, a seguito dei quali la riduzione delle attivita' del presidio ospedaliero "San Salvatore" aveva indotto una mobilita' del personale verso altre sedi, quasi azzerando il numero di lavoratori a tempo determinato"

DE MATTEIS CHIEDE UN INCONTRO CON CHIODI E LA BARALDI

Un incontro immediato con il Commissario Gianni Chiodi e il sub commissario Giovanna Baraldi per fare il punto sulla situazione e sulla riorganizzazione della Asl dell'Aquila, con particolare riferimento ai disagi dell'ospedale San Salvatore. E' tornato a chiederlo questa mattina il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

"Un incontro - ha puntualizzato De Matteis - aperto anche al direttore generale della Asl e al rettore dell'Universita', perche' vogliamo conoscere i criteri e i parametri su cui si sta procedendo per la riorganizzazione della sanita' in questa provincia. Ad oggi, infatti, a poche settimane dalla conclusione del programma di riorganizzazione, noi non sappiamo assolutamente nulla dei contenuti, sul ruolo dei diversi nosocomi, ne' tantomeno conosciamo chi sta operando queste scelte". Per De Matteis e' fondamentale che in questo processo venga coinvolto il territorio, perche' L'Aquila e' una citta' ancora in emergenza e non si puo' procedere sul San Salvatore come se si trattasse di un qualunque altro nosocomio della regione.

"Il rischio - ha aggiunto - e' che si consumino penalizzazioni, che danneggerebbero non solo l'ospedale e la capacita' che ha avuto finora di attrarre mobilita' attiva anche dalle altre regioni, ma la qualita' stessa del livello di assistenza sanitaria ai cittadini". Per il Vice Presidente, in questa vicenda, e' centrale la soluzione del problema dei precari.

"Ne siamo venuti a conoscenza appena una settimana fa - ha precisato - e ci siamo subito mossi, perche' e' ovvio che all'Aquila non puo' essere applicata la norma nazionale che parametra la spesa per i precari basandola sui dati del 2009, anno in cui la nostra citta', a causa del terremoto, di fatto ha vissuto una situazione anomala anche sotto il profilo dell'attivita' ospedaliera.

Resta da capire per quale ragione chi sapeva ha taciuto, anche perche' un provvedimento correttivo sarebbe stato inserito nel decreto 'Milleproroghe' senza alcuna difficolta'. Ora invece occorre una legge dello Stato: un percorso piu' complicato, certo, ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci".

 


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