''Cialente è come il signor Bonaventura che riporta da Roma il miliardo che non c'è''

18 Aprile 2013   13:08  

Il sindaco Massimo Cialente è come il signor Bonaventura, che torna da Roma, con un assegno da un miliardo. Prendendo però in giro gli aquilani, perchè di certezze sui fondi per ricostruire l'Aquila e il cratere non c'erano prima e non ci sono neanche ora.

E' un fiume in piena il vicepresidente del consiglio regionale ed ex candidato sindaco Giorgio De Matteis, che definisce una inutile pagliacciata la trasferta a Roma del sindaco con tanto di carriole.

E ancora, aggiunge De Matteis: ''Resta ancora senza risposta la domanda fatta infinite volte al Governo: è possibile spostare gli eventuali soldi per L'aquila dal Cipe alla Cassa depositi e prestiti, per far si che la ricostruzione non si blocchi nelle maglie micidiali della burocrazia?''

La verità, commenta De Matteis, è che il governo che non sa dove trovare 2,5 miliardi di euro per rifinanziare le casse integrazioni, e figuriamoci sse può dare risposte immediate per i fondi della ricostruzione.

Mentre nel cratere la situazione è sempre più disperata: gli uffici del ricostruzione voluti da Bara e Cialente se va bene cominceranno a lavorare a fine maggio, e ci sono già accatastate 1400 pratiche in attesa anche da più di un anno di analisi e approvazione, più tutte quelle che man mano stanno arrivando.

De Matteis torna dunque a richiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario per fare finalmente chiarezza. E commenta infine: ''Cialente ha sempre detto che era meglio la gestione ordinaria della ricostruzione. Nelle stesse ore il cui era a Roma il presidente di Regione Emilia Romagna VascoErrani, ha chiesto e ottenuto la proroga dell'emergenza post-sismica e del regime commissariale, perchè ha capito che in questo modo le decisioni sono più celeri, grazie allo strumento delle ordinanze, e i fondi per la ricostruzione meglio garantiti.'' 

 


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