Cimici, Scabbia e COVID: Accuse dei Sindacati al Carcere di Sulmon

22 Settembre 2023   09:02  

Nel carcere di Sulmona, la presenza di cimici, la scabbia e la persistente minaccia del COVID-19 stanno suscitando l'indignazione dei sindacati, che ora richiedono spiegazioni al direttore della struttura, Stefano Luca Antonino Liberatore. La lettera di protesta è stata firmata dai rappresentanti sindacali delle organizzazioni Osapp, Uilpa Polizia Penitenziaria, Uspp e Fp Cgil.

I sindacati sottolineano che il personale penitenziario è al limite dell'esaurimento dopo un'estate estremamente impegnativa, caratterizzata da gravi carenze di personale che hanno reso necessari doppi e tripli turni e l'accorpamento di diversi servizi. In questo contesto, il personale è ora esposto a un pericolo ancora più grave, rappresentato dalla possibilità di infezioni di natura batteriologica, tra cui il persistente rischio di COVID-19 e una "presunta" epidemia di scabbia causata dall'acaro Sarcoptinae.

I sindacati rilevano che i primi casi sospetti di "dermatiti" e "acarosi" risalgono a maggio 2023, di cui il caso più grave riguarda un detenuto che è stato ricoverato in ospedale da diverse settimane. Nonostante le assicurazioni non ufficiali fornite nei mesi scorsi, secondo le quali i casi non erano infettivi ma piuttosto legati a malattie autoimmuni o a presunti morsi di insetti, ci sono stime non ufficiali che suggeriscono la presenza di circa 5 detenuti affetti da acarosi nel Reparto Verde e circa 10 nel Reparto Blu, oltre a 3 casi confermati di detenuti positivi al COVID-19.

I sindacati ritengono che, se queste stime non ufficiali fossero confermate, emergerebbe chiaramente che la dermatite, l'acarosi o la scabbia, qualunque sia il termine utilizzato, sono infettive e richiedono interventi seri da parte delle autorità sanitarie locali e dell'amministrazione penitenziaria, che a loro avviso sono colpevolmente in ritardo nel gestire la situazione.


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