Cinema ambientale, Molière, formazione e fondi Pit

15 agosto 2008 - puntata numero 102

15 Agosto 2008   12:00  

Nella puntata 102 di Magazine 99 proponiamo: una sintesi dei nostri servizi dedicati alla Facoltà di scienze della Formazione dell'Università dell'Aquila; lo spettacolo teatrale Chef Moliere, una reinterpretazione dell'opera goldoniana della Compagnia il Piccolo Resto; la prima parte di un reportage dedicato al Festival internazionale del cinema naturalistico e ambientale, che sta attraversando i parchi nazionali abruzzesi; i fondi Pit che saranno a disposizione della provincia dell'Aquila. Buona visione e sereno ferragosto.

IL FESTIVAL DEI PARCHI (parte prima)

di Filippo Tronca

Torna per la decima edizione il Festival internazionale del cinema naturalistico e ambientale, che dal 5 agosto fino al 20 sta attraversando i tre parchi nazionali abruzzesi con 13 serate nelle piazze di otto splendidi borghi, come sempre diretto dal regista termano Riccardo Forti. Queste le tappe del Festival: Prati di Tivo (5 agosto), Pietracamela (6 agosto) Azzinano di Tossicia (7 e 8 agosto), Civitaquana ( 9 e 10 agosto), Farindola (11 agosto), Rigopiano di Farindola (12 agosto), San Valentino in A.C (14 e 15 agosto), Pescasseroli (17 e 18 agosto), Giulianova (20 agosto).
Saranno 30 i documentari proposti, di cui 16 in concorso, a firma di importanti registi italiani e stranieri, che con lo sguardo della cinepresa e le parole della voce narrante raccontano luoghi, popoli e tradizioni, pratiche di economia sostenibile, fenomeni naturali, l'infinita bellezza della biodiversità animale e vegetale. Citiamo tra gli autori Marco Leopardi, Sean Penn, Michael Agaton, Massimiliano Sbrolla, Brando Quilici, Graziella La Rosa, Francesco Petretti, Antonio D'Onofrio.
Sul grande schermo del Festival saranno molte le finestre che si apriranno sull'Abruzzo, grazie ai documentari “Salviamo l'orso” di Luca Di Giacomantonio, che racconta il progetto europeo di tutela del plantigrado che ha interessato il Parco regionale Sirente-Velino; “Abitare la natura”, di Gaetano Di Giuliano, che va alla scoperta delle capanne in pietra della Montagna dei fiori; “Il grande superamento” di Luca Cococcetta, un viaggio tra meditazione, arti marziali e paesaggi abruzzesi. L'oramai tradizionale kermesse conclusiva al Belvedere di Giulianova, sarà quest'anno presentata dal giornalista Rai Osvaldo Bevilacqua, e vedrà la partecipazione di importanti ospiti. Presidente della giuria sarà anche quest'anno Francesco Petretti, giornalista, naturalista, e presentatore della trasmissione Rai Geo&geo. Un prestigioso riconoscimento è stato però già assegnato: è il “Premio Natura & Ambiente”, riservata a quei personaggi che, con la loro attività, contribuiscono alla salvaguardia dell'ambiente. Dopo i Nomadi, viene insignito quest'anno il cantante greco, ma abruzzese di adozione, Nikolakeas Panagiotis, in arte Takis, per sua bellissima canzone aria: un grido di dolore e un messaggio di speranza, di fronte ai boschi devastati dagli incendi e alla mancanza di amore e rispetto da parte degli uomini nel confronti del pianeta. Premio al giovane regista va all'aquilano Luca Cococcetta, per il breve ma intenso documentario “Il grande superamento”, in cui il Gran Sasso diventa silenzioso teatro di un percorso di meditazione alla ricerca della condizione della mobilità interiore. Il premio “Cinema pro natura”, riservato alle nazioni di tutto il mondo che attraverso il cinema contribuiscono alla salvaguardia e valorizzazione della natura, viene quest'anno assegnato all'Argentina, per l'importanza che il documentario riveste nelle politiche di tutela e promozione di luoghi come la Patagonia o i grandissimi parchi naturali come le foreste della riserva delle Yungas. Ospite della serata finale di Giulianova sarà anche Roppoppò, fenomeno del folklore abruzzese, e sarà una sorpresa scoprire come nei testi dei suoi ultimi successi, come “Il fiume”, forte è l’impegno a difesa della natura. Ad arricchire le giornate del Festival anche i convegni in piazza. Questi i temi intorno ai quali ospiti competenti in materia si sono confrontati e si confronteranno: “Spedizione Saxum in Groenlandia occidentale”, raccontata in esclusiva per il Festival dai protagonisti dell'impresa appen tornati in Italia. (5 agosto a Prati di Tivo); “Il Gran Sasso d'Italia tra politiche di tutela e sviluppo sostenibile” a cura del Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga (6 agosto a Pietracamela); “I giochi di una volta nei murales naif di Azzinano” (8 agosto ad Azzinano di Tossicia); “Progetto Alaska Nunat” (15 agosto a San Valentino A.C.); “Pescasseroli tutto l'anno” a cura del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise e dell'amministrazione comunale (18 agosto a Pescasseroli); “Biodiversità e cambiamenti climatici” con Francesco Petretti, di Geo&geo Rai e Massimo Pellegrini, vice-presidente Wwf Abruzzo (Rigopiano di Farindola 19 agosto) Il 10 agosto a Civitaquana in programma invece un'iniziativa di solidarietà a favore del Centro di accoglienza per disabili “Aurora della vita”.

DAL MOLIÈRE ALLO CHEF MOLIÈRE

di Marco Signori

La letteratura narra di testi goldoniani sempre legati a precise occasioni teatrali e che tengono conto delle esigenze degli attori, delle compagnie, degli stessi edifici teatrali cui è destinata la loro prima rappresentazione.

Questo deve aver aiutato l'attore, regista ed autore aquilano Daniele Fracassi, che partendo dal Molière del Goldoni ne ha ricavato una riscrittura comica dell'opera del drammaturgo illuminista.

Rispettando trama, personaggi e scansione dei versi, l'originale Molière drammaturgo francese diventa, nell'opera di Fracassi, uno chef alle prese con la produzione di una pastiera napoletana, e la scena si sposta all'interno di un ristorante.

Nel testo di Goldoni, Molière aspetta con ansia l'autorizzazione del Re per poter mettere in scena il suo Tartufo osteggiato dai molti ipocriti del tempo. Nel testo comico, invece, lo 'Chef Molière' non può servire la Pastiera perché aspetta dal Re una ricetta con più canditi; con gli atti delle due versioni che si intervallano sul palco.

Protagonisti sei giovani attori formati all'interno della compagnia Il piccolo resto, la compagnia tutta aquilana che in pochi anni di attività ha già incontrato il favore del pubblico, per i suoi 20 saggi ed altrettanti spettacoli all'attivo.

La durata della messa in scena ha imposto la divisione in due serate della pièce, grande, per entrambe, il successo di pubblico, che ha letteralmente invaso il cortile di Palazzo Cipolloni a L'Aquila.

Gli attori Andrea Calderone, Ugo Capezzali, Laura Ciamitti, Giancarlo Curio, Mariangela Milone e Stefano Moretti, hanno affiancato l'autore Daniele Fracassi ed Eva Martelli, i due fondatori della compagnia produttrice dello spettacolo.

SCIENZE DELLA FORMAZIONE

di Marco Signori

Siamo giunti a conclusione di questo percorso che ci ha portato a conoscere la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università dell'Aquila, prima di andare a scoprire, nelle successive puntate, l'inserimento nel mondo del lavoro dei laureati e gli sbocchi professionali loro offerti, facciamo un excursus del nostro percorso con una panoramica riassuntiva degli indirizzi presenti nella Facoltà.

Corso tradizionale, ma sempre attuale, quello quadriennale in formazione primaria che ha l'obiettivo della formazione culturale e professionale degli insegnanti della scuola di base.

Il corso triennale di Scienze dell'educazione e della formazione si articola in un anno comune ed in un biennio che propone sei diversi indirizzi: educatori della prima infanzia, educatori professionali, educatori ambientali, educatori alla salute, educatori in scienze delle religioni ed esperti dei processi formativi.

Il corso di laurea in scienze dell'investigazione, è l'unico in Italia ad avere una struttura regolarmente accademica, che si avvale di eminenti figure delle professioni investigative e forensi, come nel caso dell'Investigation day, convegno di una settimana che una volta l'anno richiama a L'Aquila nomi del calibro di Ciro Riviezzo, Antonio Di Pietro, Ferdinando Imposimato.

Non è certo più il tempo del tradizionale detective che gira con la lente d'ingrandimento, piuttosto oggi occorrono competenze scientifiche e tecniche specifiche, anche perchè sono cambiati i metodi e gli strumenti con cui agiscono i criminali.

Il livello di eccellenza raggiunto da questo corso, istituito nel 2000, ha fatto guadagnare alla Facoltà diretta dalla professoressa Antonella Gasbarri un articolo sul New York Time.

La facoltà di Scienze della formazione ha da poco accolto il corso di laurea specialistica in scienze sociali, prima annesso alla facoltà di Medicina. Un approfondimento di tutte le tematiche sociali, nel settore sanitario, nei servizi di salute mentale, nei servizi sociali legati ai problemi dell'età evolutiva ed involutiva, e rivolti ai soggetti extracomunitari.

Presidente del corso di laurea, è il direttore di neuropsichiatria infantile della facoltà di Medicina, professor Enzo Seti.

La laurea specialistica è dedicata all'educazione e formazione nella società complessa, e si articola in un primo anno comune ed in un secondo anno articolato in quattro indirizzi: scienze della formazione per la cooperazione e per il terzo settore, per lo sviluppo dei sistemi formativi, dell'educazione per l'infanzia e pedagogia dell'ambiente e del territorio.


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