Clima, Wwf: ''Senza obiettivi medio termine battaglia persa''

09 Luglio 2009   15:10  

Nessun passo avanti per limitare gli effetti devastanti del surriscaldamento del pianeta se i leader dei Paesi industrializzati non "faranno il primo passo concreto" fissando "obiettivi a medio termine, a partire dal taglio del 25-40 per cento delle emissioni di gas serra entro il 2020". Ne e' convinto il Wwf che ha parlato tramite il suo responsabile internazionale sulle questioni climatiche, Kim Bering Becker, in un approfondimento con i giornalisti in una delle sale stampa allestite a Coppito per il G8 dell'Aquila. Paesi industrializzati ed economie emergenti, ha riferito, "non troveranno un'intesa" nel quadro Major Economies Forum (Mef) che si discute nel pomeriggio. "Bisogna uscire dalle posizioni contrapposte che vedono Stati emergenti e nazioni industrializzate aspettare gli uni il primo passo degli altri verso la riduzione delle emissioni di Co2", ha sottolineato Bering Becker, "e dovranno essere i Paesi sviluppati, principali responsabili dell'inquinamento, a fare il primo passo per uscire dall'impasse". Bene invece il risultato ottenuto sulla partnership globale per accrescere e potenziare le tecnologie "amiche dell'ambiente": "Si inizia a mettere in campo", ha concluso il rappresentante dell'associazione ambientalista, "qualche misura concreta in materia di adattamento e mitigazione degli effetti del surriscaldamento climatico. Ci abbiamo lavorato molto e contiamo di raggiungere risultati positivi da verificare in un auspicabile incontro di novembre in vista della conferenza di Copenaghen".

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