Cocaina dal Sud America, carabinieri Teramo arrestano 58 persone in tutta Italia

05 Marzo 2012   09:19  

All'alba di oggi, 200 carabinieri stanno eseguendo in tutta Italia 58 ordinanze di custodia cautelare in carcee contro un'organizzazione italo-colombiana accusata di traffico internazionale di cocaina verso l'Italia.

La maxi operazione, che ha portato a dimostrare, in oltre 12 mesi di indagine il trasferimento di 50 chili di cocaina dal Sud America, e' scattata alle 5 ed e' condotta dalla direzione distrettuale antimafia dell'Aquila.

Sono interessate le unita' militari, cinofile ed elicoteri di teramo, Pescara, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Pistoia e Vercelli. A Teramo il blitz e' stato condotto dagli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri diretti dal capitano Nazario Giuliani.

La maxi operazione denominata Barrik, che ha portato a dimostrare, in oltre 12 mesi di indagine, il trasferimento di 50 chili di cocaina dal Sud America (del valore di oltre due milioni e mezzo di euro), parte dei quali erano stati sequestrati all'aeroporto di Falconara (Ancona) e alla stazione di Giulianova (Teramo), e' stata condotta dalla direzione distrettuale antimafia dell'Aquila. Sono state interessate le unita' militari, cinofile ed elicotteri di Teramo, Pescara, Ascoli Piceno, Macerata, Ancona, Pistoia e Vercelli.

A Teramo il blitz e' stato condotto dagli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri diretti dal capitano Nazario Giuliani. Sono quattro le persone residenti nella provincia di Teramo finite agli arresti: Vincenzo Fala' di Teramo, Melissa Gaspari di Tortoreto, Cinzia Massetti di Martinsicuro e Gianni Tassoni di Colonnella. La base operativa era sulla costa teramana. L'indagine e' partita a novembre 2010 e ha permesso di scoprire come la droga da Colombia, Santo Domingo, Costa Rica arrivasse prima in Europa e poi in Italia. I servizi informativi Aisi erano riusciti a scoprire la rotta della droga che giungeva in Italia grazie alla complicita' di impavidi corrieri: qualcuno la ingeriva (al massimo venivano inghiottiti ovuli del peso massimo di 12 grammi a corriere), altri la nascondevano nei pannolini, mentre alcuni involucri termosigillati venivano rivestiti di cere aromatizzate al caffe', cioccolata o rum per ingannare il fiuto dei cani antidroga.

A volte la cocaina era liquida e veniva contenuta in barattoli di schiuma da barba o deodoranti. I corrieri, persone distinte e insospettabili, venivano ricompensati con somme che sfioravano anche i 4mila euro. L organizzazione malavitosa trasferiva i narcotrafficanti in Sud America facendoli passare per una fittizia agenzia di viaggio che prenotava lussuosi alberghi. A capo dell organizzazione c'erano tre persone; Joel Dinato Burgos Nunez, Yeudi De Leon Feliz (in carcere ad Ancona) e Mauricio Abelardo Rubio Azuero domiciliato ad Alba Adriatica (Teramo). 


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