Coldiretti, allarme siccità: lago Maggiore ai minimi storici

03 Ottobre 2011   11:07  

Dopo il caldo ora arriva l'allarme siccita' con il livello idrometrico del lago Maggiore che si trova ad appena cinquanta centimetri dal minimo storico del periodo e continua a calare inesorabilmente dal primo di agosto.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che segnala che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono piu' che dimezzate le precipitazioni rispetto al periodo di riferimento, sulla base di elaborazioni su dati Ucea relativi alle prime due decadi di settembre, mese che si classifica al nord come il piu' caldo degli ultimi 150 anni.

Se a causa del basso livello delle acque sono stati ridotti alcuni servizi di traghetti e battelli e la situazione del lago e' in realta' rappresentativa di una situazione di sofferenza che interessa - sottolinea la Coldiretti - anche le campagne.

Per salvare le piante da frutta dallo stress provocato dal caldo torrido e dall'assenza di pioggia al nord, ed anche per garantire la fioritura nel prossimo anno, e' stato necessario ricorrere straordinariamente all'irrigazione di soccorso per kiwi, mele e pere in un periodo in cui normalmente l'acqua e' garantita dal cielo.

In molte aree - precisa la Coldiretti - e' stato necessario allungare il periodo di irrigazione per non perdere le colture in un autunno del tutto anomalo dal punto di vista meteorologico che sta mettendo a rischio le produzioni abituali di stagione.

Per lo squilibrio idrico i finocchi - continua la Coldiretti - vanno a fiore fuori stagione e non possono essere piu' commercializzati mentre il raccolto di tradizionali verdure autunnali come radicchio, verze e cavoli sara' anticipato e gli agricoltori stanno pensando ad una nuova semina per garantire le forniture invernali.

Anche la vendemmia - continua la Coldiretti - e' gia' praticamente finita con grande anticipo per le uve bianche in pianura e la produzione complessiva di vino si prevede al minimo storico di 42 milioni di ettolitri, oltre il 10% in meno rispetto allo scorso anno.

Se l'Italia ha perso il primato quantitativo a favore della Francia, la qualita' del raccolto e' pero' molto buona per la presenza di uve sane anche se con resa contenuta.

L'effetto combinato di caldo e assenza di pioggia sta determinando un drastico taglio dei raccolti che varia dal calo del 20% del pomodoro destinato a polpe e passate al 15% del riso che sta raggiungendo la maturazione anzitempo con una riduzione di resa anche se l'Italia manterra' la leadership produttiva a livello Ue.

Effetti si hanno anche a macchia di leopardo sul territorio con la produzione di zucche a Cremona stimata in calo del 15%, ma non mancano riscontri positivi.

La produzione di nocciole, e' ottima e in aumento del 10% e positivo - conclude la Coldiretti - e' stato anche il raccolto di mais.


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