Com'era e dov'era, o un anfiteatro in land art al Parco del Sole?

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14 Marzo 2012   13:20  

L'Aquila com'era e dov'era. O ripensata, ridisegnata e aperta ai contributi di architetti e artisti di fama internazionale? Mentre impazza su facebook la polemica sull'auditorium di Renzo Piano al Parco del castello, è imminente la realizzazione di un anfiteatro al Parco del Sole, ideato dalla novantenne artista statunitense Beverly Pepper conosciuta in tutto il mondo per i suoi interventi di land art.  L'intervento  è solo uno di quelli previsti dal progetto Nove artisti per la ricostruzione. Oltre all'anfiteatro di Pepepr sono in cantiere per ora interventi su piazza san Silvestro ad opera dell'artista Mauro Staccioli, e uno sull'area verde del castello di Hidetoshi Nagasawa.

L'anfiteatro, sostenuto dall’Ambasciata degli Stati Uniti d’America,  sarà realizzato sul prato che già da anni viene utilizzato per i concerti e manifestazioni. Gli spalti sfrutteranno e si plasmeranno sulla sua naturale pendenza, senza inutili, costose e triviali colate di cemento.

Le sedute saranno coperte da un manto erboso, le scalinate saranno realizzate con la pietra. Per il proscenio, la cui forma ricorda la sezione di un tholos eo comunque di una costruzione ancestrale,  saranno utilizzati verso gli spalti la naturale pietra rosa calcarea con la quale fu costruita la basilica di Santa Maria di Collemaggio, per il resto sarà anch'esso coperto dal manto erboso.

L'anfiteatro avrà un' estensione di tremila metri quadri, sarà il più grande spazio per spettacoli all’aperto del Centro Italia.  E' stato già istituito un fund rasing per la raccolta dei fondi.

''L’idea del progetto – spiega  la critica d’arte Roberta Semeraro, che ne è la curatrice - nasce da un dibattito apertosi a Venezia durante la Biennale di Architettura del 2010 sulla necessità di ricostruire L’Aquila, anche in termini di legami tra cittadini e realtà urbana. Da sempre sostengo che l’arte contemporanea non debba essere confinata in luoghi d’élite e indirizzata a pochi eletti, ma che piuttosto debba instaurare un rapporto diretto con la comunità. Così ho invitato artisti di fama mondiale e di diversa nazionalità all’Aquila a progettare un’opera da donare alla città. Abbiamo deciso di presentare, come prima realizzazione, il teatro progettato da Beverly Pepper. Una scelta motivata dall’urgenza di offrire alla città un luogo dove possano continuare le attività teatrali e musicali, ma anche di incontro e di aggregazione''

Insieme alla realizzazione dell'anfiteatro è prevista una più generale riqualificazione dell'intero Parco del Sole. L'area sarà dotata di un ampio locale per attività sociali e didattiche, di reception e servizi. L'immobile sorgerà al posto della serra comunale, seriamente danneggiata dal terremoto dell'aprile 2009, e fa parte degli interventi complessivi contenuti nel Masterplan per la riqualificazione di Parco del Sole, approvato dal Consiglio comunale. L'importo delle opere ammonta a 223mila euro, frutto di una donazione dell'Assilt, l'associazione di assicurazioni del gruppo Telecom.Sarà rinnovata anche l'area giochi, l'arredo, riqualificato il laghetto  e sarà realizzato un planetario.

IL PROGETTO NOVE ARTISTI PER LA RICOSTRUZIONE

1) Il progetto che avrà una durata di tre anni, prevede la realizzazione di nove opere d’arte ambientali destinate a valorizzare la città dell’Aquila.Richiamandosi alle antiche origini dell’Aquila, i nove artisti simbolicamente corrispondono ai novantanove castelli che decretarono la costruzione della città. Partecipano al progetto artisti di riconosciuto valore internazionale che perseguono nella loro ricerca artistica il tema dello spazio urbano, del paesaggio e dell’ambiente.

2) Le nove opere d’arte saranno realizzate con l’impiego di materiali e tecniche antisismiche.

3) Le nove opere d’arte saranno realizzate preferibilmente nel territorio dell’Aquila o comunque in quello della Regione Abruzzo con la collaborazione degli artigiani e delle aziende locali.

4) Le nove opere d’arte andranno a valorizzare gli spazi pubblici della città scegliendo preferibilmente quelli più degradati e bisognosi di attenzione o dovranno essere funzionali alla città e ai suoi cittadini.

5) Le nove opere saranno donate dagli artisti alla città dell’Aquila con atto di donazione durante la cerimonia ufficiale presieduta dalle autorità cittadine con la partecipazione dei cittadini.

6) L’Associazione Culturale Palazzo Zenobio offrirà agli artisti come riconoscimento per il loro impegno nel progetto, la possibilità di organizzare una mostra a Venezia negli spazi espositivi di Palazzo Zenobio durante la Biennale di Architettura e lo stesso farà il Comune dell’Aquila rendendosi disponibile a mettere a disposizione degli artisti che intervengono nel progetto con le loro donazioni, uno spazio espositivo da concordarsi - per tempi e modalità- con l’Associazione.

7) Saranno organizzati a cura dell’Associazione nel territorio d’Abruzzo convegni, seminari e quant’altro si renda necessario alla promozione degli artisti che interverranno nel progetto.

8) Al termine del progetto sarà allestita negli spazi espositivi di Palazzo Zenobio un’asta di beneficenza con l’incanto dei bozzetti, progetti e documentazione delle nove opere realizzate per l’Aquila i cui fondi saranno devoluti come contributo al restauro del Patrimonio Artistico della città.

9) Al termine del progetto sarà allestito un catalogo con testi critici e immagini delle nove opere d’arte e presentato a Palazzo Zenobio durante la Biennale di Architettura insieme al docu/film Nove artisti per la ricostruzione realizzato con le riprese dal vivo di tutto lo svolgimento del progetto.

10) Il progetto sarà promosso a livello nazionale e internazionale da apposito Ufficio Stampa.

11) Per la migliore riuscita del progetto saranno nominati un comitato d’onore e comitato scientifico, formato il primo dalle autorità degli Enti Pubblici e Privati finanziatori del progetto e il secondo da critici d’arte, architetti urbanisti e operatori del settore.

Lo scopo principale del progetto è quello di continuare a sensibilizzare il pubblico e le istituzioni a livello nazionale e internazionale, alla ricostruzione dell’Aquila affinché possa avvenire in tempi brevi evitando così che l’Aquila diventi una città fantasma.


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