Come ti Risolvo il Buco Sanitario? Pioggia di Cartelle Vecchie di 20 Anni ai Cittadini

23 Maggio 2025   10:20  

In Abruzzo, la sanità regionale affronta un disavanzo di oltre 200 milioni di euro, mentre i cittadini ricevono cartelle esattoriali per debiti anche di vent'anni fa, aggravando la pressione fiscale.

L'Abruzzo si trova ad affrontare una duplice emergenza: un disavanzo sanitario che supera i 200 milioni di euro e una campagna di riscossione fiscale che colpisce i cittadini con cartelle esattoriali, alcune risalenti a quasi vent'anni fa. Secondo l'opposizione regionale, questa situazione è il risultato di una gestione inadeguata delle risorse pubbliche da parte dell'amministrazione guidata da Marco Marsilio negli ultimi sette anni.

Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha dichiarato: "La verità viene sempre a galla. Oggi possiamo dire con chiarezza quello che la destra ha nascosto agli abruzzesi e che ha mentito durante la campagna elettorale del 2024" . Paolucci accusa la giunta di aver ignorato i segnali di allarme contenuti nei verbali del Tavolo di monitoraggio interministeriale, che già nel 2024 evidenziavano un disavanzo sanitario rilevante e l'assenza di miglioramenti.

Daniele Marinelli, segretario regionale del PD, ha aggiunto: "Marsilio ha mentito all'Abruzzo, dichiarando in campagna elettorale che il nostro era un modello sanitario da esportare, e ora ci troviamo con un deficit mostruoso" . Secondo Marinelli, la giunta avrebbe sprecato risorse e fatto propaganda, evitando un nuovo commissariamento solo attraverso tagli ai servizi, ai farmaci e alle prestazioni.

La risposta della Regione al disavanzo è stata l'aumento dell'addizionale Irpef, con un gettito stimato di circa 44 milioni di euro, di cui solo 20 milioni destinati alla copertura del debito sanitario . Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale del PD, ha commentato: "Gli abruzzesi sono stati raggirati e traditi, ecco perché devono dimettersi".

Parallelamente, la Regione ha avviato una campagna di riscossione fiscale, inviando cartelle esattoriali anche per importi inferiori ai 500 euro e relative a debiti di quasi vent'anni fa. Le comunicazioni, dai toni pressanti, minacciano pignoramenti e altre azioni esecutive, aggravando la pressione su cittadini già colpiti da anni di recessione, crisi occupazionale e aumento dei costi della vita.

Luciano D'Alfonso, deputato del PD ed ex presidente della Regione, ha criticato la decisione di bloccare le assunzioni nelle Asl e le consulenze esterne: "La banda dei marsiliesi sta raschiando disperatamente il fondo del barile per cercare di reperire persino i centesimi allo scopo di fare fronte alla voragine debitoria che ha travolto la sanità" .

In questo contesto, i cittadini abruzzesi si trovano a fronteggiare un aumento della pressione fiscale e una riduzione dei servizi sanitari, con salari stagnanti e una crescente difficoltà nell'accesso alle cure. La situazione solleva interrogativi sulla sostenibilità delle politiche regionali e sulla necessità di una gestione più trasparente ed efficiente delle risorse pubbliche.


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