Commercio: Boschetti illustra contenuti legge quadro

04 Luglio 2008   13:40  

Una legge quadro sul commercio che emenda l'ultima risalente al 1999 e che si caratterizza per tre aspetti principali: la fissazione del limite di 100 mila metri quadri per il complesso della grande, media e piccola distribuzione; l'introduzione di norme rigide sulle aperture domenicali, che potranno essere trentadue più tre eccezioni, salvo che per i cosiddetti esercizi di vicinato ricadenti nei comuni montani o facenti parte delle Comunità montane, non soggetti ad alcuna limitazione; la definizione di nuove tipologie per i cosiddetti centri polifunzionali, ovvero punti di vendita diretta, che oltre agli alimentari potranno avvalersi di tre nuove categorie merceologiche.

I 'punti salienti' della legge quadro, approvata martedi' dal Consiglio regionale, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dall'assessore al Commercio, Antonio Boschetti, alla presenza del capogruppo del Pd, Camillo Cesarone, dei funzionari e dei dirigenti dell'Assessorato, della Confesercenti.

'La legge - ha commentato Boschetti - è la risultante di un equilibrio ritrovato tra grande, media e piccola distribuzione e consumatori, e dove lo spirito concertativo con Confersercenti, Confcommercio e sindacati ha favorito l'incontro tra le varie esigenze'. Sull'aspetto specifico della grande distribuzione 'che ha creato una polemica spiegabile con Rifondazione comunista - ha puntualizzato l'Assessore - oltra a fissare un limite complessivo di 100 mila metri quadrati, introduce una moratoria di tre anni per l'apertura di nuovi centri, in attesa che l'osservatorio sul commercio fornisca dati sulle reali esigenze dei consumatori. Solo dopo si potrà decidere se aprire nuovi centro o se limitare per sempre questa possibilità'.

La legge - come è stato spiegato - definisce tutta una serie di nuove tipologie commerciali: dagli outlet, ai parchi commerciali, ai centri commerciali naturali agli esercizi polifunzionali. 'Sarà soprattutto su quest'ultimi due - ha chiarito l'Assessore - che si concentrerà lo sforzo incentivante della Giunta regionale, che a breve stabilirà l'ammontare delle risorse necessarie e finanziare la legge, per partire, già da settembre, con i bandi'.

La legge quadro consente anche lo snellimento delle procedure per gli esercizi di vicinato che potranno essere individuati con la sola delibera di consiglio comunale anzichè ricorrendo alla variante al piano regolatore generale. Quindi si disciplinano come parte integrante del provvedimento anche le attività dei centri di assistenza tecnica (Cat); mentre viene ribadito il principio di accorpamento delle licenze da 12 a 16 per la nascita di un centro commerciale fino a 10 mila metri quadrati.

"E' stato innalzato il limite del numero delle licenze - ha concluso Boschetti - anche per contrastare fenomeni speculativi". Il capogruppo del Pd al Consiglio regionale, Cesarone, ha giudicato i risultati "come un buon modo di governare. Andiamo avanti con le nostre riforme mostrando di cogliere tutti gli obettivi che ci siamo dati".

(AGI)


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