Commercio, approvato il nuovo disegno di legge. Bianchi:

31 Luglio 2007   13:59  
Incentivi alle attività, un occhio più attento alla qualità, maggiore tutela dei lavoratori, salvaguardia dei centri minori e delle fasce più deboli dei consumatori. Questi alcuni degli aspetti del disegno di legge riguardante "Disciplina ed indirizzi generali per il settore commercio", proposto dall´assessore regionale alle Attività produttive, Valentina Bianchi (nella foto), approvato dalla Giunta regionale e ora in attesa di passare al vaglio del Consiglio regionale per l´approvazione definitiva. "Abbiamo fatto delle scelte importanti - ha commentato la Bianchi - e riteniamo che questa legge si presenta al meglio per dare una nuova regolamentazione a questo fondamentale settore economico, con la possibilità di renderlo aperto al recepimento delle innovazioni che sta vivendo, dando finalmente anche una certezza normativa a situazioni che non erano mai state normate in precedenza. Il progetto di legge - ha continuato l´Assessore - è stato ampiamente condiviso con le parti sociali interessate, ricevendo anche un buon apprezzamento dalle associazioni dei consumatori, dall´Unione delle province e dei comuni, in particolare per le attenzioni poste alla possibilità di sviluppo commerciale dei centri minori e montani ed alla attenzione verso il consumatore e verso la qualità. Ora il progetto passa al Consiglio regionale - ha concluso Bianchi - che mi auguro possa licenziarlo nel più breve tempo possibile perchè ad esso sono collegate alcune azioni di inecentivazione per il settore del commercio". Si tratta di uno strumento normativo che arriva a nove anni di distanza dalle legge 62 del 1999 che aveva introdotto "Indirizzi programmatici e criteri per l´insediamento delle attività di vendita al dettaglio su aree private in sede fissa". Ma una rilettura delle norme sul commercio si è resa necessaria anche alla luce delle modifiche legate alla revisione del Titolo V della Costituzione, al Decreto Bersani ed alle nuove norme della Comunità Europea. Nel lavoro di redazione del testo del disegno di legge, si è tenuto conto della particolare conformazione socio-geografica dell´Abruzzo. “Ti senti osè o privè?”, la cantina Dora Sarchese presenta il primo spumante rosè d’Abruzzo tratto da uve Montepulciano Una bottiglia che diventa il mezzo per trasmettere un pensiero, non solo per l’alta qualità del suo contenuto, ma anche per il suo particolare packaging, che permette di scegliere tra due sensuali opzioni: bottiglia trasparente per l’etichetta Rosè Osè, bottiglia nera per quella Osè Privè. Due nomi, due pensieri, stesso prodotto. La famiglia Sarchese-D’Auria ha presentato così la sua “nuova creatura”, il primo spumante rosè da uve Montepulciano, mai realizzato in Abruzzo. Vendemmia 2006, 12% vol., il nuovo Sarchese si presenta come un vino estivo, giovane, da consumarsi nelle fresche sere d’estate. E infatti la presentazione del nuovo prodotto è avvenuta venerdì sera, nella cornice della nuova cantina di Caldari (Ortona) dove, alla presenza dei principali organi di stampa, del sindaco di Ortona, Nicola Fratino, dei rappresentanti di Slow food, Ais e Accademia della cucina, sono state illustrate le motivazioni che hanno portato alla nascita di questo spumante e la particolare campagna pubblicitaria che lo caratterizza, curata dallo studio Alice di Pescara. “Voglia di innovare, essere i primi, tracciare un solco nel mondo della viticultura”, queste le motivazioni ricordate da Nicola D’Auria, presidente delle cantine Dora Sarchese, nate oltre vent’anni fa grazie anche alla preziosa collaborazione dell’agronomo Vincenzo Aquilano e di Leonardo Seghetti, storico professore di tanti corsi di enologia, entrambi presenti all’evento. Da allora la cantina è cresciuta e i vini oggi prodotti come il Rosso di Macchia, di Bianco della Rocca, del pluripremiato Lapis o il Pecorino Dorad´Oro, contribuiscono ad arricchire l’immagine dell’Abruzzo in Italia e all’estero. VT

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