Commissioni: Milano alla Vigilanza, Di Bastiano al Regolamento

Congelati con il favore delle condizioni atmosferiche le polemiche e i malumori interni alla maggioranza suscitati dalle nomine dei presidenti delle prime sei commissioni, si è proceduto oggi a Palazzo dell'Emiciclo alle nomine relative alla Commissione giunta e regolamento e alla Commissione vigilanza.
E' stato eletto presidente della commissione giunta e regolamento il consigliere regionale del Pdl Walter di Bastiano, suo vice, sarà Antonio Saia del Pdci, e segretario, a sorpresa è stato eletto Walter Caporale dei Verdi-Sinistra democratica. Il segretario è  assegnato alla di solito alla maggioranza. Sia Caporale che Saia sono capigruppo e dunque non percepiranno compensi per gli incarichi in Commissione.  Un presidente di commissione lo ricordiamo percepisce 1500 euro, un vice-presidente 1200, il segretario 600 euro mensili.

All'unanimità, fatto insolito anche questo , è stato eletto presidente della commissione vigilanza Gino Milano, consigliere dell'Italia dei Valori, il suo vice sarà Riccardo Chiavaroli e segretario Luca Ricciuti entrambi del Pdl. La commissione vigilanza, assegnata per regolamento all'opposizione, avrà l'importante compito di controllo e ha accesso a tutti gli atti.
Il presidente del consiglio Nazario Pagano,  si detto soddisfatto di come si è svolta quest'ultima tornata di nomine e getta acqua sul fuoco delle polemiche ancora non sopite.  

FT

DALLO STATUTO REGIONALE

Art. 23
Le Commissioni consiliari

1. Il Consiglio istituisce Commissioni permanenti e speciali. Il numero e le attribuzioni delle Commissioni sono stabiliti dal Regolamento. La composizione delle Commissioni è determinata in proporzione alla consistenza dei Gruppi consiliari.

2. Le Commissioni partecipano al procedimento di formazione delle leggi e dei regolamenti nei modi e nelle forme previste dallo Statuto e dal Regolamento.

3. Nell'ambito delle materie di competenza, le Commissioni possono disporre l'audizione del Presidente della Giunta, degli Assessori, degli amministratori di Enti ed Aziende dipendenti o comunque a partecipazione regionale, dei Dirigenti della Regione; possono, altresì, invitare rappresentanti di enti locali, di organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, professionali o di altre formazioni sociali.

Art. 24
Le Commissioni d'inchiesta

1. Il Consiglio, su richiesta di almeno un quarto dei suoi componenti, dispone l'istituzione di Commissioni d'inchiesta su materie che interessano la Regione.

2. La deliberazione istitutiva della Commissione d'inchiesta determina l'oggetto e il termine entro il quale la Commissione conclude i lavori, che non può eccedere la durata della legislatura.

3. La Commissione è composta in proporzione alla consistenza dei Gruppi e ottiene dai responsabili degli uffici della Regione, senza che sia opponibile ad essa il segreto d'ufficio, tutte le informazioni utili all'espletamento del proprio mandato.

4. Le Commissioni d'inchiesta non possono essere contemporaneamente più di quattro e sono presiedute da un Consigliere tra quelli indicati dai gruppi di opposizione.

Art. 25

 La Commissione di vigilanza

1. Il Consiglio istituisce una Commissione permanente, organizzata e disciplinata dal Regolamento, presieduta da un Consigliere, tra quelli indicati dall'opposizione, alla quale è attribuito l'esercizio autonomo della funzione di vigilanza sulla realizzazione del programma e sull'attività dell'Esecutivo. La Commissione effettua anche la valutazione sull'attuazione degli atti normativi e di alta programmazione.

2. La Commissione riferisce periodicamente al Consiglio sull'attività amministrativa della Regione e dei suoi uffici, sull'attuazione del programma e dei piani regionali, nonché sull'attività degli Enti e delle Aziende dipendenti dalla Regione e sulle funzioni delegate agli Enti locali.

3. La Commissione, nell'esercizio della propria funzione, ha tutti i diritti previsti dall'art. 30, comma 2.

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