Comunali dell'Aquila, per De Matteis è l'ultimo treno. E Chiodi gli apre la strada ma si gioca tutto

24 Agosto 2011   07:37  

Politica comunale - e non solo, sembrerebbe - in fermento per l'appuntamento elettorale della primavera prossima.

Se da un lato c'è già un avviso di sfratto grande così per il sindaco Massimo Cialente - che avrebbe addirittura confessato al sottosegretario Gianni Letta e al commissario Gianni Chiodi durante un recentissimo incontro romano l'impressione che il Pd lo ha scaricato per far posto a Giovanni Lolli - la ruota gira in tutt'altra direzione per Giorgio De Matteis.

La base del Pdl, poco disponibile a sostenere chi coi chiari di luna del 2007 si tirò indietro e invece oggi, col vento in poppa, ha tutta l'intenzione di candidarsi, dovrà mettersi l'anima in pace.

Già. Perchè dalla parte del vice presidente del Consiglio regionale, che ha davanti ha sè un treno da cogliere al volo perchè difficilmente ricapiteranno occasioni simili, sembra si sia già schierato anche il presidente della Regione. Nessuna presa di posizione, ma scelte che valgono più di ogni dichiarazione d'intenti.

Le nomine a commissario di Francesco D'Ascanio e Lorenzo Di Marzio, entrambi uomini molto legati a De Matteis, suonano come una grossa mano che Chiodi vuole dare al candidato sindaco in pectore. I due si occuperanno, o si stanno già occupando, rispettivamente, di gestire l'Adsu e rinormare le cosiddette aree bianche - terreni il cui vincolo urbanistico dettato dal Piano regolatore è scaduto e va dunque stabilita una nuova destinazione d'uso - e della gestione del Consorzio di sviluppo industriale. Entrambi, insomma, ruoli strategici e in grado di costruire consenso.

Ed è difficile credere che le scelte del governatore, vista la partita che si gioca nel capoluogo, siano assunte in modo del tutto autonomo dai vertici del Pdl abruzzese. Anche se il coordinatore regionale Filippo Piccone sembra abbia mollato l'osso per concentrarsi su Avezzano.
A questo punto sarà affidato allo stesso Chiodi l'ingrato compito di presentarsi a Silvio Berlusconi a spiegare come mai il Pdl aquilano non sia in grado di mettere sul tavolo un proprio candidato. E debba rivolgersi nientemeno che ad uno dell'Mpa del governatore siciliano Lombardo che tante grane ha dato e dà al centrodestra, a Palermo come a Roma.

Restano, comunque, i malumori dell'assessore Gianfranco Giuliante, mal disposto ad accettare la candidatura di De Matteis ma, ultimamente, messo con le spalle al muro: il leader dell'Mpa, oltre a rappresentare l'unica chance di vittoria per un centrodestra in macerie e a godere di un consenso personale che va oltre gli schieramenti, sarebbe pronto a scendere in campo anche da solo, col sostegno di almeno quattro liste e la parte dell'Udc che fa riferimento a Maurizio Leopardi, facendo correre al Pdl il rischio di perdere o, comunque, di non superare il primo turno.

Marco Signori


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