"Partiamo dalla constatazione che l´Abruzzo ha un indice di attrattività di investimenti pari allo 0,17%. Eppure è un territorio che ha specificità uniche e grandi potenzialità. Occorre in primo luogo ripensare il marketing territoriale".
Nelle parole dell´assessore regionale Valentina Bianchi, c´è l´analisi e la strategia oggetto del convegno svoltosi questa mattina al Castello cinquecentesco dell´Aquila. Esperti e rappresentanti delle istituzione hanno concordato che occorre voltare pagina nelle strategie di comunicazione volte alla promozione turistica e al favorire gli investimenti economici. Bisogna infatti superare la logica localistica e parcellizzata e puntare sulla integrazione dell´offerta. L´Abruzzo, in altri termini, va promosso sotto un unico marchio e come unico territorio, seppure articolato. Il piano di comunicazione va poi coordinato a livello regionale secondo le direttrici del progetto Abruzzo Made in Italy, che sarà affidato ad una nuova Agenzia regionale.
Fondamentale poi integrare l´offerta espressa dai territori nei settori dell´agricoltura, del turismo, del commercio e dell´industria.
Bisogna infine saper comunicare che la convenienza di investire in Abruzzo dipende in primo luogo dalla stretta connessione che esiste tra realtà produttive e il contesto storico, ambientale, e infrastrutturale in cui esse sono calate.
Sono stati individuati per tale ragione ventiquattro Pacchetti localizzativi, che coprono tutto il territorio regionale. La tipologia di investimento auspicabile è valutata a seguito di uno studio del territorio che analizza le caratteristiche geografiche, infrastrutturali, socio-economiche, il tessuto produttivo già presente e individua i settori con maggior potenziale. Individuato quello di interesse, un team di consulenti supporterà il potenziale imprenditore nellanalisi di pre-fattibilità. Iniziative promozionali mirate in Italia, in Europa e nel mondo promuoveranno le opportunità di investimento. Speriamo che sia la volta buona e che tutto non si riduca alla costituzione di una nuova Agenzia regionale infarcita di funzionari di nomina partitica. Perchè proprio questo significherebbe non voler proprio voltare pagina.
Nel servizio intervista a Valentina Bianchi, assessore regionale alle attività produttive
FT