Comunicare l´Abruzzo come Regione e non come selva di campanili.

18 Maggio 2007   14:06  
"Partiamo dalla constatazione che l´Abruzzo ha un indice di attrattività di investimenti pari allo 0,17%. Eppure è un territorio che ha specificità uniche e grandi potenzialità. Occorre in primo luogo ripensare il marketing territoriale". Nelle parole dell´assessore regionale Valentina Bianchi, c´è l´analisi e la strategia oggetto del convegno svoltosi questa mattina al Castello cinquecentesco dell´Aquila. Esperti e rappresentanti delle istituzione hanno concordato che occorre voltare pagina nelle strategie di comunicazione volte alla promozione turistica e al favorire gli investimenti economici. Bisogna infatti superare la logica localistica e parcellizzata e puntare sulla integrazione dell´offerta. L´Abruzzo, in altri termini, va promosso sotto un unico marchio e come unico territorio, seppure articolato. Il piano di comunicazione va poi coordinato a livello regionale secondo le direttrici del progetto Abruzzo Made in Italy, che sarà affidato ad una nuova Agenzia regionale. Fondamentale poi integrare l´offerta espressa dai territori nei settori dell´agricoltura, del turismo, del commercio e dell´industria. Bisogna infine saper comunicare che la convenienza di investire in Abruzzo dipende in primo luogo dalla stretta connessione che esiste tra realtà produttive e il contesto storico, ambientale, e infrastrutturale in cui esse sono calate. Sono stati individuati per tale ragione ventiquattro “Pacchetti localizzativi”, che coprono tutto il territorio regionale. La tipologia di investimento auspicabile è valutata a seguito di uno studio del territorio che analizza le caratteristiche geografiche, infrastrutturali, socio-economiche, il tessuto produttivo già presente e individua i settori con maggior potenziale. Individuato quello di interesse, un team di consulenti supporterà il potenziale imprenditore nell’analisi di pre-fattibilità. Iniziative promozionali mirate in Italia, in Europa e nel mondo promuoveranno le opportunità di investimento. Speriamo che sia la volta buona e che tutto non si riduca alla costituzione di una nuova Agenzia regionale infarcita di funzionari di nomina partitica. Perchè proprio questo significherebbe non voler proprio voltare pagina. Nel servizio intervista a Valentina Bianchi, assessore regionale alle attività produttive FT

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