Cinque persone che a seguito del terremoto alloggiano a Montesilvano sono state segnalate dai carabinieri all'autorita' giudiziaria per falso e truffa. La segnalazione e' scattata a seguito dei controlli effettuati dai militari della compagnia di Montesilvano sulla popolazione aquilana che si trova negli alberghi della zona. L'obiettivo dei carabinieri, coordinati dl capitano Enzo Marinelli, era quello di capire se queste persone siano in possesso di seconde abitazioni dove trasferirsi, considerato che la Protezione Civile ha chiesto agli ospiti delle strutture alberghiere di avvalersi di alloggi secondari, nel caso in cui ne abbiano la disponibilita'. Nel momento in cui sono arrivati nei Centri Operativi Comunali di Protezione Civile per chiedere una sistemazione in albergo, gli aquilani hanno dovuto autocertificare di non avere altre case a disposizione ma dai primi controlli a campione, effettuati questa settimana su oltre 200 persone, sono emerse delle incongruenze tra alcune dichiarazioni rilasciate dagli sfollati e le informazioni della banca dati delle proprieta' immobiliari. Ecco perche' a carico di cinque persone, che sono risultate proprietarie di abitazioni in comuni non colpiti dal sisma e che sono attualmente libere, e' stata inoltrata una segnalazione all'autorita' giudiziaria. Dall'esito delle verifiche potrebbe ipotizzarsi il reato di false attestazioni commesse dal privato su atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Questi casi sono stati comunicati anche alla Protezione Civile per i provvedimenti di competenza. I controlli proseguiranno, annuncia l'Arma, perche' si pensa che ci siano almeno altri dieci casi da approfondire. Alcuni controlli sono stati eseguiti su specifica indicazione degli sfollati aquilani, che hanno segnalato la presenza in hotel di proprietari di appartamenti: una coppia di anziani, addirittura, ha sei case intestate e una villa con 24 stanze
