Con le rondini anche la ricostruzione. "Si parte a Primavera, il 21 marzo" lo ha assicurato Barca

21 Gennaio 2013   10:19  

Primavera è la deadline, e se non si parte allora, non si parte più.

Non sono le risorse il problema, ma una gestione che fin'ora è stata “non democratica”: a definire così la gestione della ricostruzione del dopo terremoto a L'Aquila, è stato il ministro Fabrizio Barca, in onda in diretta nella trasmissione di Riccardo Iacona, Presa Diretta.

''L'errore principale è stata la gestione non democratica della ricostruzione, invece adesso ne abbiamo riconsegnato ai sindaci il potere e la proprietà''.

Un ministro in scadenza snocciola cifre e date:

“'I soldi ci sono, anzi i soldi non sono mai stati un problema. Oltre a quelli che erano stati già messi prima che intervenissimo noi, c'è un miliardo e duecento milioni di euro che abbiamo stanziato a dicembre. Si partirà con gli edifici pubblici.”

E torna anche nelle parole del Ministro l'asse centrale, quello caro al Consiglio Comunale, per il quale, il sindaco Cialente, insieme all'assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano, nei giorni scorsi aveva invitato i cittadini a presentare i progetti. A loro, la risposta scettica dei tecnici.

Per partire davvero si attende il DPCM annunciato da Cialente ma mentre ancora non è approvato il Sindaco ha invitato tutti a presentare i progetti.

E sulla quella linea l'intervento ieri di Barca a Presa Diretta, si partirà a giugno. E le date sono precise.

''Si parte a Primavera, il 21 marzo …'' con questa frase chiude il ministro Barca. E quindi tutto pronto, tutto chiaro.

I soldi ci sono, e non più tardi di marzo si inizia a lavorare.

Peccato che quei soldi bastino a poco. Lo ha dichiarato lo stesso sindaco Cialente e il suo assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano, per il 2014 non c'è un euro.

Secondo l'assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano: ''Per il 2013 ci saranno a disposizione solo 800 milioni, i soldi della Cassa depositi e prestiti si erano esauriti ad ottobre. Ora comunque 200 milioni sono in trasferimento, 610 saranno trasferiti a breve e saranno disponibili e certi nel corso delò 2013."

Ma la spinta del Comune è proprio a che quei soldi “si esauriscano” il prima possibile: presentare i progetti, in modo che siano finanziabili, così che a giungo ne rimangano pochi e sia possibile ricontrattare con il Governo il rifinanziamento della Cassa Depositi e Prestiti, che per tutti a L'Aquila, è l'unica strada per assicurare anni di ricostruzione. E mentre noi contiamo i soldini in Emilia Romagna l'ottimo governatore Vasco Errani è riuscito a far mettere in CDP 12 miliardi di euro.

Tornando a quanto detto da Barca a Presa Diretta parole precise e tempi certi: “Si partirà con gli edifici pubblici. Tra quaranta giorni annunceremo con il sindaco Cialente una roadmap in cui indicheremo con precisione edificio per edificio i tempi del bando di gara, dell'inizio dei cantieri e della consegna dei lavori. Cominceremo a giugno con il teatro San Filippo e subito dopo con il Palazzo Del Governo, che sarà sede della Provincia. Prima che io me ne vada ci sarà la roadmap con tanto di targhe appese sugli edifici, perché la gente dell'Aquila sappia quale parte della città ricomincia a vivere. E la stessa cosa succederà per gli edifici privati''. (b.b.)

 


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