Concerto d'organo alla Madonna d'Appari

Un omaggio al compositore Gabrielli

10 Luglio 2010   09:00  

Prosegue la Rassegna Organistica promossa dalla Società Aquilana dei Concerti "B.Barattelli" in collaborazione con l'Istituto dell'Organo Storico Italiano sugli strumenti antichi che si trovano in chiese e basiliche del territorio aquilano. Il prossimo appuntamento è per Sabato 10 luglio, alle ore 21 presso il suggestivo Santuario della Madonna d'Appari a Paganica. Protagonista è Massimo Salcito che nel 2003 fonda grazie alla collaborazione di docenti e studenti del Conservatorio di Musica "L. D'Annunzio" di Pescara il "Laboratorio di Musica Antica", nell'ambito del quale si è costituito un ensemble versatile, "L'Usignolo", che si adatta alle esigenze di allestimenti scenici in forma cameristica, per l'esecuzione del repertorio dal cinque al settecento.

Sarà reso un omaggio al celebre compositore veneziano Andrea Gabrieli in relazione ai suoi compositori coevi (ossia XVI e XVII sec.). In particolare verrà evidenziata la diversa lavorazione e composizione musicale, di Gabrieli e di altri autori, di uno stesso testo rinascimentale.

Così "L'Usignolo Ensemble" si presenta con due "Consort" per questo tipo di repertorio: un gruppo di flauti dolci denominato "Banda de' flauti" e guidato da Pietro Meldolesi e un ensemble vocale, la "Compagnia Virtuosa", guidato da Enrico Ruggieri.

Nell'intervallo del concerto verrà presentata la terza ristampa del volume "Il Santuario della Madonna d'Appari" di Giovanni Fiordigigli, a cura del Comitato Pro Santuario "Madonna d'Appari". Interverranno Giustino Parisse (Il Centro), Walter Capezzali (direttore Biblioteca Provinciale), Biancamaria Colasacco (Soprintendenza PSAE Abruzzo), Ugo De Paulis (Presidente della X Circoscrizione del Comune di L'Aquila).

Oltre ad essere una cornice architettonica e paesaggistica unica, il Santuario ha mantenuto praticamente intatto anche l'Organo sul quale si esibirà Massimo Salcito. Lo strumento, in cantoria lignea è collocato sulla porta d'ingresso in una cassa dipinta e risulta costruito nel 1857 e restaurato nel 1998. Fu re-inaugurato dall'organista Francesco Di Lernia nel 1999.

Ha un suono caldo e inconfondibile che riempie l'intera grotta di pietra che è, di fatto, la vera struttura portante del Santuario.

 


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