Concessione spiagge: per la Fiba è un riconoscimento alle aziende

07 Maggio 2011   19:14  

"Il Decreto Tremonti e' un riconoscimento del valore delle imprese turistiche della costa attraverso l'individuazione di un regolamento chiaro. Ora dovremo attendere la pubblicazione della norma per leggerne l'intero contenuto, ma e' chiaro sin d'ora che tale dispositivo non favorira' alcuna cementificazione, ne' consentira' l'installazione di eventuali recinzioni sull'arenile: l'accesso alla spiaggia restera' garantito e la tutela dell'ambiente sara' comunque assicurata dai Piani demaniali attuativi. Qualunque polemica sollevata da associazioni ambientaliste e' evidentemente strumentale e fine a se stessa".

E' il commento del Presidente del Consorzio Imprese Balneari dell'Adriatico (Ciba), che conta oltre 70 iscritti tra i balneatori solo a Pescara, Riccardo Ciferni in merito al Decreto del Ministro Tremonti che, fermo restando il diritto di passaggio sulle spiagge, ha riconosciuto ai concessionari il 'diritto di superficie' sui terreni su cui insistono gli insediamenti turistici, ossia chioschi, stabilimenti balneari o strutture ricettive e il diritto di superficie avra' la durata di 90 anni e sara' consolidato dal pagamento annuale di un corrispettivo all'agenzia del Demanio, calcolato sulla base di valori di mercato. La spiaggia, ovviamente, restera' invece pubblica, ossia bene demaniale.

"Tale provvedimento e' un riconoscimento nei confronti del valore delle imprese della costa italiana che rappresentano una ricchezza per l'economia nazionale, e quel Decreto oggi ha fissato un regolamento chiaro - ha sottolineato il Presidente Ciferni -. Sono evidentemente strumentali le polemiche di alcune associazioni ambientaliste, perche' riconoscere il diritto di superficie sulle strutture turistiche esistenti non significa incentivare la cementificazione della spiaggia, ne' consentire l'installazione di recinzioni. E' bene ricordare infatti che il rispetto dell'ambiente e' ampiamente garantito dai Piani demaniali attuativi.

In altre parole il Decreto Tremonti non incentiva ne' autorizza la realizzazione di opere sulla spiaggia, ma piuttosto tutela aziende storiche, sulle quali alcuni imprenditori hanno investito centinaia di migliaia di euro.

Non solo: per il nostro litorale il Decreto Tremonti rappresenta chiaramente un incentivo a investire in modo ecosostenibile, ossia garantendo la tutela dell'ambiente e del litorale, innovando ma utilizzando solo ed esclusivamente elementi leggeri e naturali. La proprieta' dei beni restera' sempre dello Stato, ma da oggi si e' legittimata la prosecuzione delle imprese, tra l'altro dando attuazione a un dispositivo che a Pescara era gia' stato previsto nella prefazione del Piano Demaniale comunale".


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