La sentenza della Corte di Giustizia europea ha bloccato gli indennizzi per le imprese balneari uscenti, costringendo la Regione a ripensare i suoi piani.
La Regione Abruzzo, sotto la guida del governatore Marco Marsilio e del presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, si trova ad affrontare un duro stop giuridico sulla questione delle concessioni demaniali marittime. La recente sentenza della Corte di Giustizia europea ha messo fine agli indennizzi previsti per le imprese che perdono le concessioni, invalidando il bando di gara regionale approvato solo pochi giorni prima.
L'unico passo possibile al momento sembra essere quello di attendere la risposta del governo Meloni alla Corte europea. La Commissione per le Politiche Europee, convocata per giovedì prossimo in seduta straordinaria, discuterà esclusivamente il provvedimento della Giunta regionale riguardante le concessioni demaniali marittime. In programma ci sono le audizioni del presidente della Giunta regionale, del Direttore Dipartimento Territorio – Ambiente, e del dirigente del Servizio Pianificazione Territoriale e Paesaggio, per cercare soluzioni alternative alla luce della decisione europea.
I deputati di Fratelli d'Italia, Riccardo Zucconi e Gianluca Caramanna, hanno avanzato un anno fa una proposta di legge per abrogare l'articolo 49 del Codice della Navigazione, che prevede l'esproprio senza indennizzo delle strutture costruite sul demanio marittimo al termine delle concessioni. Questa proposta è stata rimessa in discussione dopo la sentenza che ha confermato la validità dell'articolo.
“È inconcepibile che una normativa possa espropriare beni privati senza compensazione”, ha dichiarato Zucconi, sottolineando la violazione del diritto alla protezione dei beni sancito dal Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali.
Tuttavia, i tempi per una soluzione definitiva potrebbero essere lunghi, mentre le concessioni demaniali devono essere messe all'asta entro il 2024, complicando ulteriormente la situazione per le imprese coinvolte e per la Regione stessa.