Concorsi PNRR Scuola: 281 Posti da Insegnante Disponibili in Abruzzo

13 Dicembre 2023   12:38  

"Ministero dell'Istruzione pubblica i bandi per il concorso PNRR, opportunità per scuola dell'infanzia, primaria e secondaria"

Il Ministero dell'Istruzione ha ufficialmente reso disponibili i bandi per il Concorso PNRR della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, aprendo le porte a 281 nuovi posti da insegnante in Abruzzo. Complessivamente, su scala nazionale, sono previsti 30.210 posti, di cui 20.575 per la scuola secondaria (3.044 dei quali per il sostegno) e 9.641 per la scuola dell’infanzia e primaria (con 6.071 posti di sostegno).

Le domande di partecipazione saranno accettate attraverso il portale Istanze on Line dal 11 dicembre al 9 gennaio. Gli aspiranti insegnanti potranno presentare la domanda per un'unica regione, includendo tutte le tipologie di posti per cui sono titolati e, eventualmente, per quelli di sostegno relativi al grado prescelto. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale www.inpa.gov.it.

Questi sono i requisiti per accedere al concorso:

Scuola secondaria:

1. Abilitazione per la specifica classe per la quale si partecipa, oppure

2. Titolo di accesso alla classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, oppure

3. Titolo di accesso + 3 anni di servizio negli ultimi 5 nella scuola statale, di cui 1 nella classe di concorso specifica (per ogni annualità servono almeno 180 gg oppure servizio continuativo dal 1° febbraio agli scrutini)

4. ITP: abilitazione specifica, oppure Diploma che dà accesso alla classe di concorso del tipo B (il titolo rimane valido fino al 31 dicembre 2024).

Infanzia e primaria:

1. laurea in scienze della formazione primaria, oppure

2. diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico conseguiti presso gli istituti magistrali entro l’anno scolastico 2001/2002, in particolare:

• per la scuola primaria: titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002 al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27;

• per la scuola dell’infanzia, titolo conseguito entro l’a.s. 2001/2002, al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997/1998, incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla CM 11 febbraio 1991, n. 27.

Titoli di accesso per il concorso su posto di sostegno

Specializzazione nel sostegno didattico per lo specifico grado, conseguita ai sensi della normativa vigente o analogo titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

Come FLC CGIL evidenziamo che i bandi di concorso rappresentano solo una prima parziale risposta alle nostre mobilitazioni volte a risolvere l’atavico problema del precariato nella scuola.

Il numero dei posti banditi è infatti assolutamente inadeguato alle esigenze delle scuole: pensiamo che quest’anno in Abruzzo sono circa 5.000 i docenti precari, di cui oltre 3.000 sul sostegno.

E’ stato un grande errore non ammettere al concorso gli specializzandi nel sostegno dell’VIII ciclo del TFA sostegno, escludendoli dalla possibilità di stabilizzazione. Ribadiamo inoltre la necessità di incrementare il contingente dei posti messi a concorso e tutelare gli idonei del concorso ordinario 2020, che hanno sostenuto e superato una procedura concorsuale ordinaria praticamente identica a quella oggi proposta.

Infine, abbiamo rilanciato al Ministro la nostra proposta volta a consentire l’utilizzo delle Graduatorie Provinciali Supplenze per nomine finalizzate al ruolo sia su posto comune che di sostegno, laddove le graduatorie siano esaurite.

E’ necessario un piano straordinario di assunzioni che vada oltre la copertura del semplice turn over del personale, in modo da garantire i diritti dei lavoratori precari e assicurare la qualità del sistema educativo.


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