Il TAR di Ancona ha annullato il concorso per docenti di laboratorio in Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria a causa della violazione dell'anonimato durante la prova pratica.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Ancona ha recentemente accolto il ricorso di alcuni candidati, rappresentati dall'avvocato Gaetano Liperoti, riguardante il concorso ordinario PNRR per docenti di laboratorio nelle scuole secondarie. La decisione riguarda le regioni Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Puglia e Umbria, dove le prove pratiche dovranno essere ripetute a causa della violazione dell'anonimato. Nella prova pratica, ai candidati è stato richiesto di apporre il proprio nome e cognome sui fogli utilizzati per la soluzione dei quesiti, compromettendo così l'imparzialità della valutazione. Il concorso, bandito a livello nazionale per l'assunzione di circa 20.000 docenti, è stato gestito interregionalmente, con l'Ufficio Scolastico Regionale delle Marche responsabile delle procedure nelle regioni interessate. La commissione esaminatrice ha deciso di svolgere la prova pratica in forma scritta, ma senza garantire l'anonimato dei partecipanti.
L'avvocato Liperoti ha commentato: "Quando una prova pratica viene strutturata in forma scritta, è fondamentale rispettare la regola dell'anonimato per assicurare trasparenza e credibilità al concorso". In seguito alla sentenza, il Ministero dell'Istruzione dovrà organizzare nuovamente la prova pratica, seguita dalle prove orali, e approvare una nuova graduatoria di vincitori, valida a partire dal prossimo anno scolastico. Il Ministero ha precisato che il concorso interessato riguarda la classe di concorso B022 per insegnanti tecnico-pratici, con un totale di 60 posti distribuiti tra le regioni coinvolte. Dei 174 candidati che hanno superato la prova scritta, al 13 febbraio risultano già effettuate 50 assunzioni in ruolo. Il rifacimento delle prove interesserà quindi i 174 candidati, senza ripercussioni sulle immissioni in ruolo già avvenute per l'anno scolastico 2024/2025 e sul complesso delle procedure PNRR.
Esponenti politici, tra cui membri del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Italiana, hanno espresso preoccupazione per l'accaduto, chiedendo al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara di fare chiarezza e individuare i responsabili di questa situazione. Il responsabile scuola di Sinistra Italiana, Giuseppe Buondonno, ha definito l'errore "grossolano", sottolineando che le prove dovranno essere ripetute per un concorso iniziato oltre un anno e mezzo fa. Anche Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi e Sinistra ha parlato di "ennesimo pasticcio", sollecitando spiegazioni dal Ministro Valditara.
Questo episodio mette in luce l'importanza di procedure concorsuali trasparenti e rispettose delle normative, per garantire equità e meritocrazia nell'accesso all'insegnamento.