Concorsone, D'Alessandro e Pietrucci:"Sospendere tutto e prorogati i contratti esistenti"

03 Novembre 2012   07:07  

Anche i consiglieri provinciali del gruppo PD Fabrizio D’Alessandro e Pierpaolo Pietrucci prendono una posizione netta e definita sul "concorsone".

Dopo la fuga di notizie, cosa che i due rappresentati definiscono "mai avvenuta prima" sarebbe giusto fermarsi e riflettere sul ciclopico concorso (da qui concorsone) bandito.

LA NOTA COMPLETA

Il “concorsone” non può più andare avanti in queste condizioni e devono essere prorogati i contratti di lavoro dei dipendenti assunti con Ordinanze di presidenza del Consiglio dei Ministri che, da tre anni, stanno lavorando nei Comuni del cratere e in Provincia: siano essi dipendenti diretti, oppure di Abruzzo Engeneering assegnati agli enti.

Quello che è accaduto, vale a dire la conoscenza dei quesiti in merito alle prove preselettive, sarà ormai oggetto di attenzione della giustizia amministrativa e di quella ordinaria. Resta comunque una brutta pagina della gestione della ricostruzione.

Tuttavia è ormai evidente che su questo concorso aleggiano pesanti sospetti, così come sono minate la garanzia di trasparenza e, conseguentemente, la serenità di tutti i concorrenti e degli stessi enti locali.

La città suo malgrado ha accettato che il concorso venisse gestito dal Formez in nome della tutela della terzietà, della trasparenza e delle garanzie di equidistanza che il governo avrebbe dovuto assicurare e invece, ci troviamo adesso di fronte ad una fuga di notizie che non ha precedenti nella storia dei concorsi, nazionali e soprattutto locali.

A questo punto non possiamo far altro che chiedere di prorogare i contratti dei dipendenti a tempo determinato e la convenzione con Abruzzo Engeneering.

In una prospettiva a breve o medio termine chiediamo invece di mettere gli enti locali nelle condizioni di poter espletare procedure concorsuali, anche attraverso un corso-concorso, da espletare con docenti ministeriali, allo scopo di dotarsi delle risorse umane necessarie a far fronte agli impegni della ricostruzione e, al contempo, di salvaguardare le professionalità e le competenze acquisite dai lavoratori in lunghi anni a servizio degli stessi enti locali.

Professionalità ed esperienze senza le quali il processo della ricostruzione subirebbe inevitabili ritardi e finirebbe drammaticamente compromesso.

 


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