Un uomo di 55 anni è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia, inflitti alla convivente e ai loro due figli minori. Il processo, celebrato con il rito abbreviato, si è svolto dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Chieti, Luca De Ninis.
Oltre alla pena detentiva, l'uomo è stato ordinato a versare un risarcimento danni di 30mila euro alla donna che si è costituita parte civile nel processo. Il procuratore Marika Ponziani aveva originariamente richiesto una condanna a tre anni e quattro mesi.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa, la donna ha testimoniato in aula prima dell'inizio della discussione. Le accuse contro l'uomo comprendono ingiurie, denigrazioni, minacce di morte e ripetute aggressioni fisiche, tra cui calci, pugni e schiaffi.
Per quanto riguarda i maltrattamenti subiti dai figli, l'uomo è stato accusato di averli picchiati con la cintura dei pantaloni e di aver loro impedito di avere relazioni sociali adeguate alla loro età, vietando loro di incontrare i propri compagni di scuola. La vicenda è venuta alla luce grazie al racconto di uno dei minori a un insegnante.
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