Condotta antisindacale, l'IVRI di San Giovanni Teatino condannata dal tribunale di Chieti

01 Marzo 2016   12:40  

La UilTucs Abruzzo a tutela dei lavoratori della sede regionale dell'Ivri S.p.a. di San Giovanni Teatino e' ricorsa al giudice del lavoro per denunciare, secondo l'art.28 dello statuto dei lavoratori, la condotta antisindacale perpetrata dall'azienda a danno degli aderenti al sindacato, vedendosi accolto in toto il ricorso dal giudice del Tribunale del lavoro di Chieti.

Lo fa sapre, in una nota, la segreteria regionale dello stesso sindacato. Da circa un anno, infatti - viene spiegato - gli iscritti alla UilTucs hanno subito vessazioni e pressioni per indurli a cambiare sigla sindacale, vessazioni che si sono trasformate gradualmente in atti persecutori mediante sanzioni disciplinari, come si evince dallo stesso decreto del Tribunale di Chieti.

Le sanzioni disciplinari registrate sono state ben 23 in un anno, spostamenti di mansioni strumentali, dequalificazione dei lavoratori e assegnazione di turni disagiati.

Nonostante i continui tentativi del sindacato di interagire con la societa', portando il problema anche all'attenzione dei tavoli istituzionali, Prefettura e Direzione Territoriale del Lavoro (Dtl), il comportamento del datore di lavoro non solo non si e' attenuato ma si e' addirittura acuito con i lavoratori.

Le continue denunce in tal senso da parte degli iscritti e il fallimento delle vie conciliative, nonostante l'impegno degli organi Istituzionali Prefettura e Dtl hanno spinto la segreteria regionale della UilTucs a intraprendere le vie legali.

"Il comportamento persecutorio nei confronti dei nostri iscritti - sottolinea il segretario Generale della UilTucs Abruzzo, Mario Miccoli- e' iniziato quando abbiamo evidenziato all'azienda, al Prefetto di Chieti e alla Dtl Chieti Pescara l'esistenza di problematiche relative a carenze organizzative, gravi per il delicato settore di competenza.

In particolare abbiamo fatto notare la poca sicurezza dei mezzi adibiti al trasporto valori, la insalubrita' e scarsa sicurezza dei luoghi di lavoro, i turni massacranti con sovraccarichi di lavoro che espongono le guardie giurate a cali di attenzione mettendo cosi' a repentaglio la sicurezza stessa dei lavoratori e l'approssimazione nella gestione di un cosi' delicato settore.

In seguito a cio' l'Ivri ha avviato il tentativo premeditato di indebolire la sigla sindacale che in quel momento deteneva la maggiore rappresentanza in azienda, andando a colpire i lavoratori iscritti che pur di sfuggire ai metodi vessatori hanno rinunciato alla propria adesione alla UIlTucs, diverse decine lavoratori nel 2015 e ben 8 nei primi mesi del 2016".

"L'azione di tutela legale promossa con successo dalla UilTucs Abruzzo" - aggiunge Roberto Campo Segretario Generale UIL Abruzzo - "si e' resa necessaria per ripristinare agibilita' sindacale negata: non e' costume della Uil l'utilizzo della via legale se non in presenza di violazioni tali da invalidare l'ordinaria azione sindacale.

Il pronunciamento del Tribunale di Chieti conferma che la scelta del sindacato e' stata ben ponderata"


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