Confindustria chiede un patto per l´Abruzzo

31 Gennaio 2007   13:13  
Nel 2006 le esportazioni abruzzesi sono cresciute del 4,2% ma altre regioni hanno fatto meglio. E´ diminuita la disoccupazione di due punti percentuale e il ricorso alla cassa integrazione. Il Pil abruzzese tende a stabilizzarsi intorno al 1,1%, troppo poco. Solo alcuni dei dati forniti dalla Confindustria che stamane a l´Aquila ha fatto un bilancio dell´anno appena concluso e soprattutto ha esplicitato gli obiettivi che il sistema produttivo abruzzese deve porsi nel 2007. Confindustria rilancia con forza il Patto per lo sviluppo, che coivolga istituzioni, enti locali e sindacati. Gli obiettivi del patto sono sempre gli stessi: potenziamento delle infrastrutture materiali ed immateriali, semplificazione burocratica, riduzione degli sprechi e riforma della pubblica amministrazione, riforma dei consorzi e dei distretti industriali, meno tasse, accesso al credito per le piccole imprese, una legge sulla ricerca e l´innovazione. Il neo presidente dell´Ance Gennaro Strevel lancia poi l´allarme: nel 2006 si è registrata una drastica riduzione dei lavori pubblici appaltati e i soldi non spesi sono circa 800 milioni di euro. Intervenire nei centri storici diventa sempre più difficile a causa di ostacoli burocratici e infine il settore dell´edilizia non riesce a trovare, nonostante la disoccupazione, la manodopera di cui ha bisogno. Se non si risolvono questi problemi il settore dell´edilizia dopo sette anni di crescita protrebbe imboccare un trend negativo. FT

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