Consiglio comunale dell'Aquila, approvato Piano di abbattimento complessi Case e Map”

26 Febbraio 2016   10:38  

Il Consiglio comunale, alla ripresa dei lavori, ha approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Stefano Palumbo (capogruppo Pd), riguardante il “

. In particolare, sulla base del documento, il Consiglio impegna il sindaco e l'amministrazione a "elaborare un piano di abbattimento dei complessi, che tenga conto di valutazioni di carattere economico, urbanistico, sociale e demografico, facendosi promotore, presso il Governo, del reperimento delle somme necessarie agli interventi conseguenti".

Via libera anche ad un secondo ordine del giorno, che vede come primo firmatario il consigliere Ermanno Giorgi (Centro Democratico), avente per oggetto "scie chimiche e informazione", con il quale "si impegnano il Consiglio, il sindaco e l'amministrazione a farsi promotori presso il Governo affinché si chiarisca la situazione". Il documento rileva  in premessa  che si ritiene "ormai inderogabile che su questo 'misterioso e preoccupante' tema il Governo italiano informi tutti i cittadini", data la "massiccia e continua  immissione di sostanze che possono essere nocive".

Approvata anche la proposta deliberativa, a firma dell'assessore alle Attività produttive Pierluigi Mancini, contenente la definizione dei termini massimi di mantenimento delle strutture provvisorie adibite ad attività produttive, ai sensi delle deliberazioni consiliari numero 57 del 2009 e numero 105 del 2012. L'atto preve che, a domanda motivata e documentata dell'interessato, sia consentita la proroga delle previsioni derogatorie previste con le precedenti deliberazioni consiliari, in funzione del ripristino del 60 per cento delle condizioni di agibilità della sede originaria, e comunque nel termine di 36 mesi.

Al titolare dell'attività economica la cui sede è tornata agibile è riconosciuta la facoltà di mantenere la sede provvisoria rilocalizzata per un tempo massimo di nove mesi, per dar modo di provvedere al riallistimento e al rientro. Alle attività la cui sede nel centro storico, seppure tornata agibile, sia di fatto inutilizzabile ai fini commerciali a causa delle interferenze con il cantiere per la realizzazione dei sottoservizi, è consentito il mantenimento della sede provvisoria fino alla conclusione dei lavori. Entro 90 giorni dalla scedenza deintermini  fissati nella delibera i manufatti provvisori dovranno essere rimossi e dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi.

Approvato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Ettore Di Cesare (Appello per L'Aquila), per l'esposizione a Palazzo Fibbioni di uno striscione con la scritta "Verità per Giulio Regeni", in adesione alla campagna di Amnesty International.

Sono state rinviate, invece, le discussioni sui quesiti referendari relativi al Gran Sasso, sui Sic  e sul Masterplan, su richiesta degli stessi consiglieri proponenti.


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