Consiglio regionale: polemiche per il no alla risoluzione sulle morti bianche

Cronache dall'Emiciclo

14 Dicembre 2011   13:10  

Il consiglio regionale tornerà a riunirsi domani mattina,  all'ordine del giorno ancora gli adeguamenti obbligatori della normativa regionale a quella europea, a seguito  della decisione  presa dalla maggioranza nella seduta di ieri di far slittare  l'approvazione ed evitare l'ostruzionismo dell'opposizione che aveva pronti centinaia di emendamenti.

Ad alimentare le polemiche è invece la bocciatura della risoluzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulle morti bianche, proposta dai consiglieri del Partito Democratico.Con essa si propone di destinare parte dei 255 milioni di euro da destinare alle Asl per la medicina sul territorio per azioni di prevenzione e controllo nei cantieri.

In Abruzzo nel 2011 ci sono state 35 morti sul lavoro, si sottolinea nella risoluzione,  uno dei dati più alti in Italia, e nel 2010  gli infortuni sono stati 19.427, in aumento rispetto all'anno precedente.

La risoluzione è stata però bocciata in quanto, secondo la maggioranza  il documento presentato   contiene aspetti che la rendono inapplicabile. Replica l'opposizione: a questo punto la maggioranza si faccia carico di  formulare un'altra proposta, perché se non si pone un freno al far-west, in Abruzzo si continuerà a morire o farsi male sul lavoro. Disco verde dall'intera assemblea sulla risoluzione anti-Bolkstain, a difesa delle imprese balneari minacciate dalla concorrenza  delle multinazionali a seguito della liberalizzazione del settore prevista dalla famigerata direttiva  della Commissione Europea.

Il documento impegna il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e la Giunta, ad assumere tutte le iniziative nei confronti del Governo e dell’Unione europea affinché “sia dichiarata l’esclusione delle concessioni demaniali  ad uso turistico, e venga garantito il futuro alle attuali imprese, evitando la messa all'asta e la liquidazione delle aziende balneari italiane e abruzzesi.

 Approvata poi una norma che interessa migliaia di famiglie abruzzesi: quella che consente ma disciplina secondo le vigenti norme igienico sanitarie,  la possibilità di macellare a domicilio gli animali da allevamento per consumo domestico.  Approvati infine i provvedimenti amministrativi che autorizzano le Ater abruzzesi all'esecuzione di interventi sul patrimonio  immobiliare.

 


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